È stata rintracciata e sequestrata la Peugeot bianca che, nella notte tra domenica e lunedì, avrebbe investito a Pioltello, nel Milanese, Alexander Reyes, 27enne peruviano morto in ospedale dopo due giorni di agonia in seguito a quello che inizialmente sembrava un incidente. Ancora da chiarire chi si trovasse alla guida della vettura e quante persone vi fossero a bordo. L'auto, ripresa da alcuni residenti mentre si allontanava, è stata trovata in un parcheggio sempre nel Comune dell'hinterland milanese. Non è stata quindi nascosta. Una delle ipotesi è che prima dello schianto Reyes possa aver litigato con qualcuno.
I carabinieri sono al lavoro per tentare di ricostruire le ultime ore di vita del giovane, che potrebbe non essere stato travolto per un incidente, dunque, ma da qualcuno che lo aveva preso di mira. Maggiori risposte potrebbero arrivare dall'autopsia sul corpo di Reyes, fissata per la prossima settimana.
I dubbi sui video -
Nei video girati ai residenti si vede una macchina bianca che si allontana dopo che l'uomo è già terra, forse la stessa che l'ha investito. Gli inquirenti dovranno esaminare diversi elementi e accertare se il proprietario della Peugeot coincida con chi era effettivamente alla guida la notte dell'investimento.
L'ipotesi della lite -
Secondo gli investigatori, Alexander Reyes al termine di una lite si sarebbe lanciato verso la vettura, sul cofano, per impedirne la partenza. In quei concitati momenti forse una ruota avrebbe schiacciato il 27enne. Sull'auto non ci sarebbero però tracce "importanti" dell'investimento. Si dovrà aspettare l'esito dell'autopsia per chiarire questi dettagli.
In un video di un residente, girato da un balcone, si vede l'auto fermo a diversi metri dalla vittima. L'ipotesi investigativa è che il conducente si sia fermato, facendo retromarcia oppure tornando in quella via, per controllare quanto successo. Visto l'uomo senza vita sull'asfalto, sarebbe andato via.
Alexander Reyes non era da solo. Con lui c'era la fidanzata, anche lei peruviana, di 34 anni. La donna ai militari avrebbe riferito dell'investimento. La sua versione, però, non convince del tutto i carabinieri, convinti che possa essere successo qualcosa tra la vittima e il conducente prima "dell'incidente".