Sullo Ius scholae "mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro a un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese. Ragazzi, l'Italia è cambiata, il mondo è cambiato. Svegliamoci". Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista a La Repubblica. E sul fatto che lo Ius scholae non sia nel programma di governo, Tajani ha precisato: "Verissimo, non è nel programma, ma nei programmi di governo non sempre c'è tutto. Si possono arricchire".
"Buon italiano è chi crede nel Paese, lo conosce e lo difende" -
"Sarà la mia educazione cristiana - aggiunge - ma per me non esistono differenze di colore o etnia. Un buon italiano è chi crede nell'Italia, la conosce, la difende. Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci".
Lo Ius scholae però non piace a Meloni e Salvini. "Non è la nostra priorità, che sono altre - spiega -: l'economia e l'emergenza carceri. E però non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee. Non è che cade il governo se abbiamo votato diversamente su von der Leyen o se portiamo avanti le nostre idee sulla cittadinanza".
"Sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello Ius scholae" -
Quando ai contatti con i dem, Tajani ribadisce: "Nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d'accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello Ius scholae. Detto ciò, c'è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di FI. E sarebbe un'iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo".