AVEVA 88 ANNI

Addio a Phil Donahue, presentatore tv: reinventò il talk show con la partecipazione del pubblico

Il conduttore fu tra i primi a parlare di Aids agli inizi degli anni '80 oltre ad essere il primo giornalista occidentale ad andare a Chernobyl

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Addio a Phil Donahue, presentatore tv, che reinventò il talk show con la partecipazione attiva delle domande dal pubblico. A dare la notizia il New York Times citando un rappresentante della famiglia. Il conduttore è morto nella sua casa dell'Upper East Side di Manhattan dopo "una lunga malattia", al suo fianco l' attrice Marlo Thomas, con cui era sposato da 44 anni. Aveva 88 anni. Per circa 30 anni, dal 1967, è stato alla guida del "Phil Donahue Show". All'epoca aveva solo 29 anni, ma già si apprestava a diventare il re dei talk show pomeridiani.

Il talk show del pomeriggio -

  Il format iniziale era quello con il presentatore, il pubblico e un singolo argomento di cui parlare. Durante gli intervalli pubblicitari si rese conto che dall'audience a volte arrivavano domande anche molto più interessanti delle sue. Decise cosi' di aprire alla partecipazione attiva passando da una fila e l'altra con un microfono. Il "Phil Donahue Show" andava in onda durante il giorno con un'audience composta principalmente da casalinghe. Passeggiando tra le fila degli ascoltatori col microfono in mano, a meta' anni Sessanta Donahue trasformo' il suo salotto 'daytime' in un evento partecipativo, sollecitando dalla sala domande e commenti sui temi più disparati, dalla politica interna al sesso sicuro in un'orgia, dai diritti umani e le relazioni internazionali.

La partecipazione da casa e la "Electronic democracy" -

 Vittima nel 1988 dei ratings in ribasso, il "Phil Donahue Show" debutto' nel 1967 su una tv privata di Dayton in Ohio rompendo fin dall'inizio con le regole dei salotti tv: senza monologo iniziale, nessun divano e niente banda, il compito di intrattenere i telespettatori era lasciato al conduttore, ai suoi ospiti e al pubblico, quest'ultimo fino ad allora abituato ad ascoltare e applaudire a comando, non a far parte dell'interazione. Donahue apri' anche la possibilità di partecipare alle spettatrici a casa, facendo da apripista alla cosiddetta "Electonic democracy". Nel suo show nessun argomento era off limit, come prima ospite ebbe Madalyn Murray O'Hair, all'epoca la più famosa e malvista ateista d'America. Donahue fu anche tra i primi a parlare di Aids agli inizi degli anni '80 oltre ad essere il primo giornalista occidentale ad andare a Chernobyl, in Ucraina, dopo l'incidente nucleare del 1986. Spesso si parlava anche di argomenti sessuali. Nel novembre del 1993 fu inserito nella Television Hall of Fame mentre nel 2002 fu eletto come la 42/a miglior star della televisione di tutti i tempi da TV Guide.

Senza filtri -

 Ai tempi d'oro ospito' candidati presidenziali e star di Hollywood, avvocati dei consumatori e le prime femministe, di cui lui fu un sostenitore della prima ora. "Se Sigmund Freud avesse guardato Phil Donahue non si sarebbe mai chiesto cosa vogliono le donne", aveva scritto di lui Norah Ephron nel romanzo anni Ottanta "Heartburn - Affari di Cuore". Nessun argomento era tabù, certamente non il sesso. Vincitore di 20 daytime Emmy, Donahue porto' in tv una nascita in diretta e un aborto. Esamino' il sistema penale americano da dentro una prigione di massima sicurezza in Ohio.  "Se non ci fosse stato lui, non ci sarebbe stata Oprah Winfrey", aveva detto nel 2002 la regina dei talk show rendendo omaggio al suo precursore. Il presidente Joe Biden nel maggio scorso lo aveva insignito della medaglia presidenziale della libertà. 

Gli altri progetti -

  L'ultima puntata dello spettacolo e' andato in onda nel 1996 a New York. Donahue e Marlo Thomas erano sposati dal 1980. Donahue aveva cinque figli, quattro maschi e una femmina, da un precedente matrimonio. Torno' brevemente in televisione nel 2002, conducendo un altro show 'Donahue' su MSNBC. L'emittente lo cancello' dopo sei mesi a causa dei bassi ascolti. Oltre al suo famoso talk show, Donahue ha portato avanti diversi altri progetti. Ha collaborato con il giornalista sovietico Vladimir Posner per una serie di dibattiti televisivi innovativa durante la Guerra Fredda negli anni '80. Il ponte Usa-Urss presentava trasmissioni simultanee dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica, con il pubblico in studio che poteva fare domande. Donahue e Posner hanno anche co-ospitato una tavola rotonda settimanale su CNBC negli anni '90. Donahue ha anche co-diretto il documentario del 2006 "Body of War", che e' stato candidato all'Oscar

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