UN UOMO D'AFFARI

Il patrimonio di Alain Delon, un segreto ben custodito da dividere tra i figli: ecco a quanto ammonta

Dell'eredità milionaria dell'attore, scomparso il 18 agosto a 88 anni, la metà spetta alla figlia, l'altra metà ai due figli maschi 

© IPA| Alain Delon

Il patrimonio di Alain Delon, scomparso domenica 18 agosto all'età di 88 anni, resta un segreto ben custodito, che i tre figli dovranno adesso dividersi. Nessuna guerra in vista però, dato che dal testamento risultano già le suddivisioni: ad Anouchka spetterebbe la metà delle ricchezze del padre (case, opere d’arte, royalties sui film) e ai due maschi toccherebbe spartirsi il resto. Secondo le stime, non confermate, si parlerebbe di una fortuna di almeno 200 milioni di euro (anche se i media francesi gliene attribuiscono una cifra ben superiore, ovvero 300 milioni), fra conti correnti, collezioni d’arte, immobili e partecipazioni societarie. Ma l'esatto importo resta ancora un mistero. 

Ma quanti soldi ha lasciato Delon? -

  Alain Delon è stato, oltre che un'icona del cinema, anche un intraprendente uomo d'affari, che ha saputo far crescere la sua immagine di star al punto da accumulare un cospicuo patrimonio. Da circa 15 anni, l'attore vendeva regolarmente all'asta le sue collezioni d'arte, automobili e vini pregiati. "Preferisco lasciare i soldi ai miei figli", aveva spiegato all'Afp nel 2017, dicendo che odiava le "vendite postume".
Ma quanti soldi ha lasciato Delon, naturalizzato nel 2000 in Svizzera, Paese noto per il suo sistema fiscale vantaggioso, ai suoi tre figli? Nel suo ultimo anno di vita, la guerra tra gli eredi, che si confrontavano tramite avvocati sulle cure mediche del padre, diede luogo ad una grande risonanza mediatica. Nel marzo 2022 Anthony aveva raccontato in un'intervista alla radio francese RTL, che suo padre aveva deciso di scegliere quando mettere fine alla propria vita ricorrendo all'eutanasia e aveva già fatto testamento.
Ma l'importo dell'eredita' è sempre rimasto un segreto. Nel corso di una carriera costellata di successi, Delon ha comunque accumulato un notevole patrimonio, soprattutto perché è stato anche produttore di una trentina di film, tra cui 'Borsalino' e 'Monsieur Klein'.

Il marchio Delon -

 L'icona del cinema internazionale, che possedeva anche una scuderia di cavalli da corsa, e' riuscito a far crescere il marchio Delon e la sua immagine durante gli anni. La sua società di distribuzione di prodotti di lusso, creata nel 1978, divenne un successo con la vendita di sigarette, alcol e profumi in Asia sotto il suo nome. Dal 2009, Dior ha utilizzato le sue foto degli anni '60 per la pubblicità del profumo Eau Sauvage. Ma resta il mistero sul suo patrimonio immobiliare, al di fuori della tenuta di Douchy (Loiret), di sua proprietà da più di mezzo secolo e di una proprietà vicino a Ginevra.

Collezioni prestigiose, dai vini alle armi -

  Amante dell'arte, Delon collezionava bronzi di animali dello scultore Rembrandt Bugatti, grandi vini (Château Latour, Cheval Blanc, Château Lafite...) orologi e auto di lusso. Le vendite avvenute prima della sua morte danno un'idea della sua ricchezza. L'ultima grande svendita ha fruttato più di 8 milioni di euro comprese le commissioni. Delon era anche un grande collezionista di armi. Ma una parte del suo arsenale, vale a dire 72 armi, in particolare della categoria A (alcune armi da fuoco e materiale bellico) e della categoria B (utilizzate per il tiro sportivo e in caso di rischio professionale), nonché più di 3.000 munizioni, detenute a Douchy senza autorizzazione o dichiarazione, era stata scoperta e sequestrata dai tribunali a febbraio. 

Opere d'arte all'asta -

  Nel giugno 2023 Alain Delon ha messo all'asta la sua ricchissima collezione d'arte: "Ci sono due cose che considero la mia eredità: la mia carriera di attore e la mia collezione d'arte. Sono così orgoglioso di entrambe", aveva scritto l'attore, nel catalogo di vendita. "Ho comprato il mio primo disegno a Londra quando avevo 24 anni e da allora ho acquisito opere. La gente mi chiede se c'è un filo che lega insieme questi pezzi e io dico "Sono io!". Le opere, circa 81, sono state battute dalla casa di vendite Bonhams-Cornette de Saint Cyr e il loro valore è stato stimato intorno ai 4-5 milioni di euro. Nella collezione dell'attore francese dipinti, sculture, ma anche disegni del Rinascimento italiano raccolti per oltre 60 anni. Tra gli autori delle opere Veronese, Beccafumi, Corot, Delacroix, Millet , Dufy, Gleizes e molti altri.

La guerra tra i tre figli -

   Anche se la divisione dell'eredità è già stata "decisa", tra i tre figli di Alain Delon continua a non correre buon sangue. La loro è una guerra che va avanti da quando l'attore è stato colpito dall'ictus nel 2019. Ognuno ha sempre ritenuto di voler proteggere il patriarca indebolito dopo la malattia. Anthony, 59 anni, e Alain-Fabien, 29, hanno sempre sostenuto che il padre fosse manipolato da Anouchka, 33 anni, accusata di volerlo riportare in Svizzera solo per evitare di sborsare troppe tasse sull'eredità. Quest'ultima avrebbe invece sempre accusato a sua volta i fratelli di mettere a rischio la vita del padre assicurando che in Svizzera avrebbe cure mediche più adeguate rispetto a quelle ottenute in Francia.

A gennaio l'attore era stato posto sotto amministrazione di sostegno, una decisione presa sulla scia delle richieste formulate da Anthony e Alain-Fabien, di porre il protagonista del "Gattopardo" sotto tutela giudiziaria per incapacità di intendere e di volere.
A tali richieste aveva risposto l'avvocato dell'attore Christophe Ayela, intervistato dal giornale Le Parisien: "Alain Delon sarebbe lucido, capace di intendere e di volere: qualsiasi forma di messa sotto tutela sarebbe "inutile" e "vessatoria".  
 

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