Saranno tra i protagonisti della prossima Mostra del cinema di Venezia, dove arriveranno per presentare il nuovo film che li vede insieme, "Wolfs - Lupi solitari". George Clooney e Brad Pitt sono amici di vecchia data, compagni di set in numerose pellicole, che si sono ritrovati per il nuovo film di Jon Watts ormai entrambi oltre la soglia dei 60 anni. E l'invecchiare e l'affrontare una nuova fase della propria carriera è uno degliu argomenti portanti dell'intervista realizzata per il servizio di copertina del numero di settembre di "GQ". "Il telefono smette di squillare se decidi di voler continuare a essere il personaggio che eri a 35 anni e vuoi apparire più giovane - dice Clooney -. Ma se sei disposto a interpretare ruoli diversi e più interessanti, allora puoi... devi fare pace con l'idea che stai per morire!".
Quello degli anni che passano, con il corpo che cambia e invecchia, è uno spettro che molti attori fanno fatica ad affrontare. Non è così per Clooney che pare avere accettato il fatto che la vita è un percorso continuo e le cose cambiano. "E' la vita. Finché accetti l’idea del cambiamento, va bene - afferma -. La parte difficile è non riuscire ad accettarlo e cercare disperatamente di restare giovani, conosco molti attori che lo fanno".
Stessa filosofia abbracciata da Brad Pitt che con Clooney condivide anche l'idea di diradare gli impegni cinematografici per dare più spazio agli affetti. "Ora faccio un film ogni anno e mezzo - spiega Pitt -. Continuo a seguire la stessa direzione. Sono sempre lo stesso. Cerco solo di vivere godendomi le persone che mi sono vicine e che amo". "Tra 20 anni ne avrò 80. Una cifra di tutt'altro peso - rincara Clooney -. È un numero di anni in cui le ossa sono fragili e la massa muscolare scompare. Insomma, uno stato diverso. Perciò nei prossimi 20 anni dobbiamo concentrarci non solo sul lavoro, sebbene sia necessario continuare a farlo. Dobbiamo dedicarci anche alla vita".
Clooney e la polemica a distanza con Quentin Tarantino -
Nel corso della lunga intervista Clooney ne approfitta per togliersi un sassolino dalla scarpa riguardo Quentin Tarantino, con cui ha lavorato in "Dal tramonto all'alba" e che in una recente intervista non è stato particolarmente generoso nei suoi confronti. "Di recente, Quentin ha detto alcune cose su di me che mi hanno un po' irritato. Ha rilasciato un'intervista in cui nominava le star del cinema e ha indicato te [Brad Pitt - ndr] insieme a qualcun altro - dice -. L’intervistatore gli ha chiesto: 'Beh, e George?'. E lui ha replicato: 'Non è una star del cinema'. Poi ha detto letteralmente qualcosa del tipo: 'Nominami un suo film dall’inizio del nuovo millennio'. Mi sono detto: 'Dall’inizio del millennio? È più o meno tutta la mia fottuta carriera'. Perciò ora sono tipo, va bene, amico, vaffanculo. Non mi interessa prenderlo di mira. Lui lo ha fatto con me".