A "Pomeriggio Cinque News"

Omicidio di Sharon Verzeni, il fidanzato Sergio Ruocco sentito ancora dai carabinieri | Lui: "Perché? Non lo so"

L'interrogatorio è durato cinque ore, Ruocco ha abbandonato la caserma senza rilasciare dichiarazioni.

Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni, la barista di 33 anni, di Terno d'Isola, uccisa a coltellate per strada nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi mentre passeggiava in via Castegnate, è stato convocato nel pomeriggio del 13 agosto al comando provinciale dei carabinieri di Bergamo e ha lasciato dopo cinque ore la caserma di via delle Valli, dopo essere stato risentito come persona informata sui fatti, stando a quanto trapela. Con lui anche il padre. 

Ruocco era stato sentito dai carabinieri nelle ore immediatamente successive alla morte di Sharon: i sospetti degli inquirenti si erano infatti inizialmente concentrati proprio su di lui, ma il suo alibi, ovvero il fatto di trovarsi a casa, a letto, era stato confermato da due telecamere di vicini di casa della coppia. Dai filmati si vedeva Sharon uscire di casa attorno a mezzanotte e poi nessun altro. Il fatto che Ruocco dovesse di nuovo essere sentito dai carabinieri come persona informata sui fatti era già noto: non è però chiaro se nel frattempo siano emersi ulteriori aspetti da chiarire.

Le telecamere di "Pomeriggio Cinque News" hanno intercettato Ruocco e il padre all'ingresso della caserma dei carabinieri mentre entravano in auto. All'inviata del programma di Canale 5 che gli chiedeva il perché di questa convocazione, Ruocco e il padre si sono limitati a dire: "Non lo so". Nelle ultime ore i carabinieri di Bergamo avevano sentito diversi residenti della zona teatro dell'omicidio, proprio per capire se qualcuno possa aver visto qualcosa di sospetto e non averlo ancora riferito.

Ruocco ha, poi, lasciato la caserma mantenendo l'assoluto riserbo sul contenuto dell'interrogatorio e non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai cronisti presenti.