Si chiama Teodoro ed è nato un mese fa in un allevamento sperimentale di Madrid: si tratta del primo agnello geneticamente modificato dato alla luce in Spagna, nell'ambito di una ricerca condotta dall'Istituto Nazionale di Ricerca e Tecnologia Agraria e Alimentare (Inia-Csic). L'obiettivo principale del progetto, spiegano i responsabili, è quello di "studiare problemi riproduttivi in animali da allevamento" e, a partire da ciò, elaborare un "modello per comprendere la fecondazione nella specie umana".
La possibilità di "generare" esemplari di animali, al di là dei topi, con modifiche geneticheè emersa in particolare a partire dell'irruzione della tecnologia Crispr ("Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats') negli ultimi 10 anni circa, spiegano i ricercatori spagnoli: una scoperta che ha permesso di allargare notevolmente gli orizzonti nell'ambito dello studio di determinati meccanismi biologici, visto che "in alcuni processi ci sono evidenti differenze tra i topi e altri mammiferi".
Così in Spagna si è puntato a favorire la nascita di un agnello il cui embrione contiene una modifica genetica considerata di interesse. "Questi animali contengono modifiche genetiche mirate che eliminano o modificano un gene specifico e, quindi, ci permettono di conoscere inequivocabilmente la sua funzione in un processo biologico", spiega Pablo Bermejo-Álvarez, co-leader del progetto insieme a Priscila Ramos-Ibeas.
Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, l'agnello è stato battezzato con il nome Teodoro in omaggio al nonno di Bermejo-Álvarez, scomparso quest'anno. Al momento, il ricercatore spagnolo e i suoi colleghi preferiscono non svelare il gene modificato per evitare di essere superati in questa specifica ricerca da altri gruppi scientifici.