"Non sarebbero emersi particolari interessanti" dal racconto dell'influencer Siu, 30 anni, al secolo Soukaina El Basri, dimessa nei giorni scorsi dall'ospedale di Biella, dove era stata trasferita dall'ospedale Maggiore di Novara quando, finita in coma, lottava tra la vita e la morte. La donna è stata ascoltata dal pm della procura di Biella che indaga sull'ipotesi del tentato omicidio che sarebbe avvenuto il 16 maggio nella casa a Chiavazza, nel Biellese, dove la donna viveva con il marito, l'imprenditore Jonathan Maldonato. Quest'ultimo è ancora indagato per tentato omicidio. Secondo l'ipotesi della procura, la ferita al petto che ha prodotto l'emorragia sarebbe stata procurata con un corpo affilato, compatibile con uno stiletto.
La donna, dopo essere stata trasferita nel Biellese dall'ospedale Maggiore di Novara, dopo tre mesi si è completamente ripresa dalla ferita al petto che le ha provocato un'emorragia interna che l'ha quasi uccisa e da una forte riduzione di peso che l'aveva debilitata. Ora Soukaina si trova da parenti: la villetta di Chiavazza in cui si è verificato il ferimento risulta sotto sequestro, in attesa degli esiti dei tanti sopralluoghi compiuti dalla polizia scientifica di Biella e di Torino alla ricerca dell'arma e di tracce di sangue.
Quel 16 maggio la donna e il marito, in ospedale, avevano parlato di un incidente domestico contro uno spigolo di una cassettiera, per giustificare la ferita in pieno petto. Versione considerata da subito poco credibile da soccorritori e investigatori: per questi ultimi a recidere l'aorta mammaria sarebbe stato un punteruolo o una forbice.
Maldonato, mentre la moglie era in coma, aveva parlato di un tentativo di suicidio, ma, oltre alla Procura, i parenti per primi avevano rifiutato una tale versione. Poi le accuse contro l'uomo, l'arresto e i domiciliari. Nei suoi confronti vige la misura dell'obbligo di firma. La testimonianza di Soukaina avrebbe dovuta essere decisiva per chiarire quanto le è accaduto, ma non è stato così.