Gli Articolo 31 e Massimo Pericolo insieme nel nuovo singolo “Blah (x5)”. E' il regalo che J-Ax ha fatto ai suoi fan quasi a sorpresa per festeggiare il suo compleanno (ha compiuto 52 anni il 5 agosto). Una sorta di inno contro gli influencer che in molti hanno interpretato anche come una frecciatina a Fedez. Il brano viee inserito nella versione digitale dell'ultimo album del duo "Protomaranza" uscito il 10 maggio.
La genesi del singolo -
E proprio a proposito dell'album e dell’inserimento postumo della canzone J-Ax e Pericolo hanno annunciato il brano con una clip condivisa sui social che spiega come è nata la collaborazione per “Blah (x5)”.
Nel video viene mostrata una chat di Whatsapp tra i due artisti, datata 30 maggio, nella quale Massimo Pericolo manda a J-Ax l'audio di una strofa: "Ciao bro sono Vane", scrive e Ax risponde risponde con un vocale dicendo che la strofa "spacca" e che lo aveva già apprezzato a distanza in passato ma che il disco (Protomaranza) è già uscito. "È la prima volta che mi arriva il featuring dopo che è uscito il disco quindi ti ricorderò per sempre, fammi sapere e sentiamoci, questo è il mio numero e quando vuoi", aggiunge. Vane risponde divertito: "Ahahaha, sto male io non avevo capito. Comunque piacere Bro. Rido pensando a quando e se ci chiederanno come è nato il pezzo".
"Ero un ragazzo di campagna tipo Borgo Tre Case / Con l’heavy metal, le zanzare e la messa domenicale", canta J-Ax all'inizio del brano, paragonando i rapper della sua generazione a quelli della nuova, più attaccati all'immagine, al lusso e alla fama, che al contenuto: "Lambo, Cracco e SPA e stanno a debito/ Dieci bodyguard, sennò li menano/Vengo e spacco il club, ma non se rappano/“Blah, blah-blah, blah-blah” e dopo scappano" (in queste barre i riferimenti che molti hanno associato a Fedez, senza che J-Ax abbia mai confermato).
Un inno insomma contro i nuovi rapper/influencer: "La Malamilano mi ha dato i valori/Per questo non ci vedi mai fare le pose da malavitosi/Solo uno scemo non vede che può andare solo in due modi: Che ti fai la galera o che muori/Noi ci siamo elevati e levatevi, dopo levatevi dai coglioni".
La strofa di Massimo Pericolo inizia con una citazione all’iconica sigla di Willy, il principe di Bel Air nella versione italiana e al rap di Will Smith, ma anche lui guarda indietro alla sua carriera di rapper con una netta nota di critica verso la nuova generazione.
"Questa è la maxi storia di come ho iniziato a rappare/Anzi no, non è vero/È la storia di quando facevo le storie di ganja e di gremo/Anzi no, non è vero nemmeno questo/È anche la storia di un lavoro onesto/E tante altre cose che ho fatto nel bene e nel male nel tempo/Mi hanno reso questo, eh/Hai capito che cazzo di incastri che faccio?
È il mio lavoro e lo faccio meglio di chiunque altro/Più che altro perché sono rimasto l'unico a farlo/Io bevo alcool, non faccio altro, non sono un rimasto".