È la fine di un'era per Ready at Dawn, software house specializzata in videogiochi fondata nel 2003 da Didier Malenfant, Ru Weerasuriya e dal "nostro" Andrea Pessino: lo studio, acquisito da Oculus Studios nel 2020, è stato chiuso dall'azienda di proprietà di Meta dopo oltre vent'anni di attività. In passato, il team aveva lavorato con Sony su Daxter, The Order: 1886 e alcuni progetti minori basati su saghe famose.
Fondata da alcuni ex-dipendenti di Blizzard Entertainment e Naughty Dog all'inizio degli anni Duemila, Ready at Dawn ha iniziato ben presto a collaborare con Sony su una serie di progetti per PlayStation Portable, la prima console portatile del colosso giapponese.
Oltre al succitato Daxter (2006), lo studio ha lavorato a progetti come God of War: Chains of Olympus (2008) e God of War: Ghost of Sparta (2010), oltre alla versione Wii di Okami (2008), alla raccolta Origins Collection di God of War per PlayStation 3 (2011) e soprattutto a The Order: 1886, prima esclusiva PlayStation realizzata per PS4 che, al suo debutto nel 2015, ha fatto parlare molto di sé per l'incredibile resa del suo comparto grafico, ancora oggi uno dei più accattivanti mai proposti sul mercato.
Una volta archiviato il mezzo passo falso con il gioco di combattimento multiplayer Deformers, lanciato due anni più tardi, l'azienda con sede a Irvine ha sfruttato la sua maestria in ambito tecnologico per puntare sulla realtà virtuale, lavorando dapprima a Lone Echo (2017) e dimostrando tutto il suo potenziale in un mercato in crescita come quella della VR. Successivamente sono arrivati titoli come Echo Arena (2017), Echo Combat (2018) e Lone Echo II (2021), ultimo videogioco lanciato dallo studio.
"Come molti hanno già saputo, questa mattina Ready At Dawn Studios chiude i battenti", si legge in un messaggio condiviso sui social da Robert Duncan, designer director di Ready at Dawn. "Ho lavorato qui per oltre dieci anni e sono incredibilmente triste nel vedere il meraviglioso team che ho imparato ad amare essere ridotto a pezzi in questo modo".
La chiusura di Ready at Dawn, arrivata in un momento difficile per l'industria dei videogiochi, è stata comunicata nelle scorse ore ai dipendenti della società dai vertici di Meta: dopo aver licenziato un terzo del suo studio al lavoro sulla VR nel 2023, il gigante della Silicon Valley continua così la strategia di ridimensionamento nell'industria dei videogiochi e pur avendo incoraggiato gli ormai ex dipendenti di Ready at Dawn a candidarsi per le offerte di lavoro disponibili in altri dipartimenti di Oculus Studios, non sembra più credere così tanto al successo della realtà virtuale nel breve periodo.