"Non sta a me giudicare l'operato di un altro papà e quindi non lo giudicherò". Gino Cecchettin, papà di Giulia, la 22enne di Vigonovo (Ve) uccisa a novembre dall'ex fidanzato Filippo Turetta, si esprime così sul padre del ragazzo, Nicola. Partecipando alla rassegna 'La Terrazza della Dolce Vita' a Rimini, Cecchettin ha commentato la pubblicazione dell'intercettazione in carcere tra padre e figlio, rivelando poi di essere in contatto con Nicola Turetta: "Mi ha scritto durante le feste".
Gino Cecchettin: "Intercettazioni da non divulgare" -
È "inutile e di nessun valore pubblicare la conversazione dei genitori di Turetta con il figlio", ha detto Gino Cecchettin. Puntualizzando: "Dopo il dolore per la morte di Giulia, in confronto a quel dolore il resto è nulla per me. Alcune notizie vecchie non andavano divulgate".
Il libro e la fondazione in ricordo di Giulia Cecchettin -
Dopo l'omicidio della figlia, Cecchettin ha pubblicato il libro Cara Giulia che coincide con l'inizio di un progetto per aiutare le donne vittime di violenza: "Abbiamo costituito una fondazione per sensibilizzare e aiutare chi già opera sul territorio per sostenere le donne vittime di violenza - ha spiegato -. Vogliamo costituire una rete di professionisti per andare nelle scuole a sensibilizzare sul tema della violenza di genere e aiutare i ragazzi a riconoscere le relazioni tossiche".
I primi risultati della fondazione sono già arrivati: "Un ragazzo, in virtù della storia di Giulia, ci ha scritto dicendo che forse aveva qualche problema da curare. Magari se non fosse successo sarebbe stato un potenziale… chiamiamolo potenziale... Però già il fatto che lui l'abbia riconosciuto è un primo passo. Cerchiamo di salvare più vite possibili. Per me l'unico numero di femminicidi che può essere soddisfacente è zero". Gino Cecchettin, poi, si è commosso nel rivedere la foto in cui era insieme a Giulia a Padova il giorno del suo 22esimo compleanno "l'ultimo di Giulia".