Roberto Vannacci è stato prosciolto dalle accuse di peculato e truffa che gli venivano contestate durante il suo periodo da addetto militare pro-tempore presso l'ambasciata italiana a Mosca. Con decreto del 26 luglio "il Sottocapo di Stato maggiore della Difesa ha decretato 'la non sussistenza di alcun tipo di responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave'". Al generale, oggi eurodeputato, era contestato l'utilizzo improprio di un'auto di sevizio e l'uso di risorse attinenti al fondo 'Promozione Italia' per l'organizzazione di eventi conviviali istituzionali nel suo ruolo all'ambasciata di Russia. "Ho sempre agito nel massimo rispetto delle leggi e con il solo intento di rappresentare al meglio il nostro Paese. Sono grato che la verità sia emersa e che la mia integrita' sia stata confermata", ha commentato Vannacci.