Lo sforamento di spesa per i medicinali acquistati direttamente dalle ASL, in larga parte a uso ospedaliero, "è difficilmente attribuibile a un uso inappropriato, essendo dovuto a medicinali innovativi per malattie rare, oncologiche, autoimmuni, cardiovascolari o per gli antidiabetici di ultima generazione. Lo ha detto il Direttore tecnico scientifico di Aifa, Pierluigi Russo, commentando i fattori che hanno determinato nel 2023 uno sforamento di 3 miliardi e 287 milioni del tetto di spesa per i farmaci ad acquisto diretto.