L'intervista a Tgcom24

Piante, il giardiniere d'eccezione Emanuele Senesi: "Ecco come difenderle dal caldo"

L'intervista al fondatore della Senesi Emanuele Giardini, azienda specializzata nella realizzazione e nella cura del verde a 360°, che opera nel settore da più di trent'anni

© Ufficio stampa

D'estate, con le alte temperature, non siamo solo noi esseri umani a soffrire il caldo, ma anche le nostre piante. Come possiamo difenderle? Ce ne sono alcune che resistono meglio alle alte temperature? E se sì, quali? Tgcom24 ne ha parlato con Emanuele Senesi, giardiniere d'eccezione e fondatore della Senesi Emanuele Giardini, azienda specializzata nella realizzazione e nella cura del verde a 360°, che opera nel settore da più di trent'anni. 

Senesi, che consigli dà per difendere le piante dal caldo? 

Uno dei sistemi migliori per difendere le nostre piante è quello di utilizzare dei prodotti che preservano le foglie dagli sbalzi termici. Si tratta quasi sempre di prodotti naturali, a base di pinolene, il quale crea una sorta di pellicola sulla foglia o sull'ago o sulla corteccia o sul tronco che evita un'eccessiva traspirazione della pianta, per cui un'eccessiva perdita di acqua. Inoltre, limita lo sbalzo termico, che è la causa principale dei problemi delle piante. Per tutelare prati e manti erbosi, invece, è importantissimo abbassarne la temperatura, facendo un raffrescamento, magari una-due volte durante il pomeriggio, in modo tale che sia lo stelo sia l'apparato radicale che è nel terreno restino un po' meno stressati. 

Che consigli dà sul tema a chi va in vacanza? 

Purtroppo, al di là di ciò che dicevo in precedenza, cioè utilizzare prodotti antitraspiranti per evitare la traspirazione eccessiva delle piante, non ci sono altre soluzioni. Il consiglio che si può dare a chi ha uno spazio verde e sa di dover stare via diversi giorni è sicuramente quello di verificare che l'impianto di irrigazione o il sistema di bagnatura del terrazzo, delle fioriere sia sempre super efficiente. Se si tratta, invece, di spazi di una certa dimensione e importanza, è sicuramente utile appoggiarsi a una struttura esterna che abbia l'accortezza di andare a verificare che tutto funzioni.

Come aiutate i vostri clienti in questo senso? Cosa vi chiedono? 

Solitamente, i nostri clienti, quelli ai quali facciamo una manutenzione costante, non hanno dei grossi problemi. Tuttavia, nonostante il monitoraggio settimanale e l'attenzione particolare da parte nostra verso lo stato di sanità delle piante, qualche problematica si può verificare. Da un giorno all'altro può fermarsi l'impianto di irrigazione e magari il cliente non se ne accorge, ad esempio. Poi, unitamente al discorso dell'acqua o delle bagnature, si unisce anche quello legato alle malattie che possono sorgere come conseguenza allo stress della pianta. Se quest'ultima è sana, rigogliosa ed efficiente, anche se c'è un minimo attacco di pidocchi o di cocciniglia, reagisce bene e ci dà la possibilità di poter intervenire nell'arco di due-tre giorni. Se invece una pianta è già stressata di suo perché le è mancata l'acqua o perché ha preso un colpo di calore, anche soltanto l'attacco dei pidocchi la manda ulteriormente in stress e si creano delle situazioni che per piante di una certa dimensione, importanza o caratteristiche particolari si tramutano in problemi grossi.   

Che tipi di piante resistono maggiormente alle alte temperature? 

Oramai le piante autoctone, cioè quelle che vivono bene in un determinato contesto di localizzazione, non esistono quasi più. Faccio un esempio: in Brianza, le betulle hanno sempre vissuto benissimo, non hanno mai avuto nessun problema. Oggi come oggi, sono ad altissimo rischio a causa del cambiamento climatico. Purtroppo, infatti, ciò che rovina tantissimo gli equilibri sono gli eccessivi sbalzi termici nell'arco di poco tempo. Abbiamo avuto una primavera particolarmente piovosa e fresca, che ha portato le piante a una vegetazione parecchio rigogliosa. Poi siamo passati, nell'arco di 10 giorni, da una temperatura di 25 gradi a una di 39. Così, le piante si allessano. Per cui, è difficile dire quali resistono meglio. Sicuramente, nelle nostre zone, e quindi nel Nord Italia, pini e celtis resistono bene allo stress dovuto a temperature eccessive. Però, comunque, tutte le piante hanno bisogno di un'attenzione un po' più alta di quella che si poteva avere 10 anni fa.