Un terremoto di magnitudo 5 è stato registrato nel Cosentino. Secondo i dati diffusi dall'Ingv, l'epicentro del sisma è stato registrato alle 21:43 a tre km a ovest da Pietrapaola (Cosenza), a una profondità di 21 km. L'evento sismico è stato avvertito in tutta la Calabria e in un'area molto vasta che comprende Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia. Dalle verifiche effettuate dalla protezione civile, non risultano danni a persone o cose. Inoltre non si segnalano chiamate di emergenza alla sala operativa dei vigili del fuoco.
Altre due scosse dopo la più forte -
Altre due scosse di terremoto sono state registrate in Calabria dall'Istituto di geofisica e vulcanologia dopo quella di magnitudo 5. Le scosse sono state, rispettivamente, di magnitudo 2.3 e 3.1, e sono state registrate a Pietrapaola e Bocchigliero.
Scene di panico -
La scossa maggiore ha provocato scene di panico, soprattutto sulla fascia ionica calabrese, nel Crotonese e nel Catanzarese, dove, probabilmente, è stata avvertita con maggiore intensità. A Crotone numerosi cittadini si sono riversati in strada e sono andati nella zona dello stadio, uno spazio aperto, per sentirsi più al sicuro. Anche a Catanzaro, soprattutto gli inquilini che abitano in appartamenti ai piani pù alti, sono usciti di casa.
Il sindaco di Pietrapaola: "Gente in strada ma nessun danno" -
"La gente è scesa in strada per la paura, ma non risultano danni". Così Manuela Labonia, sindaco di Pietrapaola, comune epicentro della forte scossa di terremoto che ha colpito la Calabria. "Dopo la prima scossa - ha aggiunto - c'è stata una seconda scossa di assestamento. La terra è tremata soprattutto nella parte collinare della città, ma anche lì è tutto a posto, non si segnalano danni".
Il presidente della Regione Calabria Occhiuto: "Tanta paura" -
La forte scossa, ha dichiarato il governatore Roberto Occhiuto, è stata "avvertita in tutta la Calabria. Tanta paura, gente in strada, e comprensibile preoccupazione. La macchina della protezione civile regionale, con l'ausilio dei vigili del fuoco, si è immediatamente messa in moto".
Il sindaco di Cosenza: "No situazioni di allarme" -
"Io mi trovavo per strada. A Cosenza la scossa si è sentita in modo meno forte rispetto che in altre parti del territorio. Nella nostra città non ci sono situazioni allarmanti". Lo ha detto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso. "So che intorno a Cosenza si sono registrate delle situazioni di maggiore panico ma al momento situazioni allarmanti non se ne registrano", ha aggiunto.
I precedenti -
Poco a sud dell'area dove si è registrato l'epicentro della forte scossa, tra Cirò e San Giovanni in Fiore, recentemente si sono verificati due terremoti di magnitudo 4 il 24 maggio e il 29 maggio, all'interno di una sequenza sismica con circa 260 terremoti. Storicamente nell'area si è verificato il 25 aprile 1836 un forte terremoto di magnitudo stimata pari a 6.2 che ha provocato danni in molte località fino al decimo grado della scala Mcs nella località di Crosia (Cosenza).
Pericolosità sismica alta -
La zona interessata è caratterizzata da pericolosità sismica alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato. La mappa di scuotimento sismico (Shakemap) dell'evento di oggi calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche Ingv e Dpc mostra dei livelli di scuotimento stimato fino quasi al V grado Mcs.