AVEVA 86 ANNI

Morto l'attore Roberto Herlitzka, è stato Aldo Moro in '"Buongiorno, notte"

Per il film di Marco Bellocchio aveva vinto un David di Donatello nel 2004

© IPA

E' morto l'attore Roberto Herlitzka, noto, tra gli altri grandi ruoli interpretati, per quello di Aldo Moro in "Buongiorno, notte". Protagonista di una lunga carriera a teatro, in televisione e sul grande schermo aveva 86 anni e ha lavorato con grandi registi come Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Lina Wertmüller, Luigi Magni e Luigi Comencini. Nel 2004 ha vinto un Nastro d'argento come migliore attore e un David di Donatello come miglior attore non protagonista proprio per la sua interpretazione del segretario della DC rapito dai terroristi nel film di Bellocchio. Nel 2013 gli è stato anche assegnato un Nastro d'argento alla carriera.

L'origine del cognome -

  Nato a Torino il 2 ottobre 1937 da una famiglia di origini ebreo-cecoslovacche, da Bruno Herlitzka, ceco ebreo di Brno emigrato con la propria famiglia, e da Micaela Berruti, traduttrice, italiana di religione cattolica, non pensò mai di cambiare il suo cognome e spiegava così le sue motivazioni: “Herlitzka è un cognome complicato, viene da Brno, dove mio padre ebreo cecoslovacco era nato, ma non ho mai pensato di cambiarlo: con quella kappa mi ricorda Kafka”. 
I genitori si divisero presto tramite la Sacra Rota, e suo padre, dopo aver sposato la pittrice Giorgina Lattes, nel gennaio 1939 emigrò in Argentina per sfuggire alle leggi razziali, alle quali sfuggono anche lui e il fratello ottenendo temporaneamente il cognome della madre, Berruti.

La passione per il teatro -

  Dopo aver ottenuto il diploma all'Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico si era formato artisticamente alla scuola di Orazio Costa. Il nome di Roberto Herlitzka richiama il teatro dei grandi classici, da Shakespeare e Molière a Cechov e Genet. Come interprete ma anche come regista: uno dei suoi cavalli di battaglia è stato "Ex Amleto", riscrittura del capolavoro shakespeariano. A teatro, che rimarrà per sempre la sua passione, è stato diretto da Antonio Calenda, Gabriele Lavia, Luigi Squarzina tra gli altri.

Il grande e il piccolo schermo -

  Il cinema arriva negli anni '70 con Lina Wertmuller che lo vuole in molti film come "Film d'amore e d'anarchia" e "Scherzo del destino" e anche in lavori teatrali. Nell'epoca gloriosa degli sceneggiati Rai il talentuoso Herlitzka è tra i protagonisti di molti lavori tra cui "La Certosa di Parma" di Mauro Bolognini, accanto ad Andrea Occhipinti, Lucia Bose', Ottavia Piccolo e Laura Betti e "Marcellino pane e vino" di Luigi Comencini. Il suo talento e anche il suo carisma hanno attirato grandi registi: tra teatro e cinema una carriera da gigante. Da "Oci ciornie" a "Gli occhiali d'oro" a "In nome del popolo sovrano" di Gigi Magni con Alberto Sordi. Ma il ruolo che lo ha per sempre segnato con il pubblico è quello indimenticabile di Aldo Moro in "Buongiorno notte" di Marco Bellocchio nel 2003: quell'anno vinse il Nastro d'argento come miglior attore protagonista e il David di Donatello come miglior attore non protagonista.

Nel 2013 al Bari International Film Festival ha ottenuto il Premio Vittorio Gassman come miglior attore protagonista per il film "Il rosso e il blu". Tra i ruoli nei quali lo si ricorda maggiormente anche quello del cardinale ossessionato dalla cucina nel film da Oscar "La grande bellezza di Paolo Sorrentino".

Amleto, Aldo Moro ma anche la satira di Boris in tv, di cui è stato guest star della serie e alcuni ruoli come doppiatore, come nel film cult "Shining" in cui ha dato la voce al “fantasma” barista Lloyd che incontra nella sua follia. Tra gli ultimi film a cui ha lavorato "Il bambino nascosto" di Roberto Andò, film di chiusura della Mostra di Venezia nel 2021, e "Leonora addio" di Paolo Taviani, presentato al festival di Berlino.

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