I giochi sono fatti. Con lo svolgimento della seconda sessione di test d’ingresso per le facoltà di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria per l’anno accademico 2024/25 - andata in scena il 30 luglio, con la presenza di circa 64.000 iscritti, stando ai dati MUR riferiti a Skuola.net - agli aspiranti “camici bianchi”, infatti, non rimane che attendere il responso delle graduatorie. Che decreteranno la griglia di partenza verso l’iscrizione delle future matricole.
A cui si unirà una truppa di ‘quartini’, ovvero di studenti del quarto anno delle superiori che avevano svolto il test con il vecchio sistema del TOLC-MED, cestinato dopo un solo anno sotto il fuoco dei ricorsi al TAR: il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, li ha ripescati in extremis qualche giorno fa garantendo, a chi ne aveva diritto, la possibilità di immatricolarsi facendo valere il punteggio ottenuto con il vecchio sistema.
In palio ci sono oltre 22 mila posti, quasi 21 mila per Medicina e Chirurgia e circa 1.500 per Odontoiatria. Da accaparrarsi attraverso una prova che prevede 60 quesiti - divisi tra le cinque materie oggetto del test: 23 di Biologia, 15 di Chimica, 13 di Fisica e Matematica, 5 di Logica e ragionamento, 4 di Competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi (la vecchia cultura generale) - estratti da una banca dati di 3.500 domande predisposta direttamente dal Ministero dell'Università e della Ricerca, pubblicata lo scorso 7 luglio. A cui rispondere in un tempo massimo di 100 minuti.
Ma lo svolgimento del test non significa che il loro compito è finito. Perché da qui a settembre, vero momento della verità, ci saranno altri passaggi che richiedono particolare attenzione e, spesso, azione. Lo stesso portale Skuola.net ha provato a riassumere cosa succederà (e quando).
Per essere della partita bisogna indicare sedi preferite e, in caso di doppia prova, punteggio migliore
La prima giornata chiave sarà quella di giovedì 8 agosto, quando i partecipanti alla prova del 30 luglio potranno consultare il proprio risultato. Sottolineando che i punteggi saranno anonimi e, quindi, ognuno potrà vedere come è andata solo inserendo il codice che gli è stato fornito il giorno del test, senza poter capire quali siano le proprie chance effettive di successo. Si tratta di un “numero” comunque importante, in quanto permetterà a chi ha svolto entrambe le prove - quella del 28 maggio e, appunto, quella del 30 luglio - di individuare il punteggio più alto, da far valere ai fini della graduatoria.
A quel punto, gli studenti avranno in mano il quadro completo della situazione, potendo così procedere alla richiesta di inserimento in classifica. Questa, infatti, dovrà essere formalizzata tramite la piattaforma Universitaly, la stessa che ha gestito l’iscrizione ai test. La sezione per fare tale, decisivo, passaggio è già attiva da lunedì 29 luglio e lo rimarrà fino alle ore 15:00 di lunedì 2 settembre. L’apertura anticipata è per quanti hanno scelto di concentrarsi su una sola prova e che, ovviamente, non avranno scelta. Anche se una stima porta a immaginare che questi ultimi siano davvero pochi, visto che i partecipanti del 28 maggio furono poco più di 62mila, leggermente meno rispetto a quelli del 30 luglio.
Nella fase di formalizzazione della volontà di partecipare alla graduatoria, inoltre, i candidati dovranno anche scegliere le sedi universitarie per le quali vogliono concorrere. L’ordine in cui queste verranno indicate sarà fondamentale, poi, ai fini della formazione delle graduatorie: un punteggio simile potrebbe piazzarsi in posizioni molto diverse nei vari atenei, tutto dipende da chi si candiderà e dove.
Verso metà settembre le graduatorie e i primi scorrimenti: gli scenari possibili
Dopodiché si dovrà aspettare fino a martedì 10 settembre, quando nell’area riservata di Universitaly apparirà la graduatoria nazionale di merito nominativa. Con le aspiranti matricole messe in fila. In mezzo, il 28 agosto, le ragazze e i ragazzi che hanno svolto il test il 30 luglio potranno consultare il proprio elaborato. Quelli del turno di maggio lo hanno già potuto fare nel corso del mese di giugno.
Sulla graduatoria, a fianco al proprio nome, gli studenti potranno trovare quattro diversi status, che indirizzeranno buona parte del proprio percorso. Questi sono:
- Assegnato: vuol dire che si rientra nei posti disponibili per la sede selezionata come prima preferenza utile. Chi leggerà questa dicitura dovrà confermare l'iscrizione presso quell’ateneo entro 4 giorni, altrimenti la candidatura decade.
- Prenotato: significa che non si rientra nei posti disponibili per la prima preferenza utile, ma si risulta comunque assegnatari di una posizione in una delle scelte successive. In questo caso si hanno due alternative: ci si può immatricolare nella sede e nel corso a cui si risulta prenotati, sempre entro 4 giorni, oppure si possono aspettare gli scorrimenti successivi per verificare se si liberano posti nelle sedi maggiormente preferite. In questo secondo caso, si dovrà dare conferma dell’interesse a restare in graduatoria; lo stesso andrà fatto per ogni scorrimento, finché non si risulterà assegnati nella sede più gradita.
- In attesa: si tratta di quei candidati che si trovano in posizione utile per avere una “matricola”, ma per i quali non ci sono ancora posti disponibili nelle sedi indicate nelle preferenze. Per farcela, anche loro, dovranno attendere gli scorrimenti, manifestando il proprio interesse a essere considerati.
- Fine posti/posti esauriti: in questo caso il punteggio ottenuto è troppo basso per rientrare tra assegnati, prenotati o in attesa. Si può comunque, sempre manifestando l'interesse, restare in graduatoria e aspettare i successivi scorrimenti sperando che si liberi un posto utile.
A proposito di scorrimenti, questi dovrebbero iniziare da mercoledì 18 settembre, andando avanti finché si apriranno nuove opportunità, derivanti dalle scelte fatte dagli altri candidati.
I “quartini” avranno dei posti riservati
A questa truppa, come detto, si uniranno i cosiddetti “quartini”, gli alunni di quarto superiore che lo scorso anno, così come previsto dalla precedente normativa sui test d’ingresso a Medicina 2023, avevano potuto svolgere la prova, per farla valere ai fini dell’inserimento in graduatoria una volta ottenuto il diploma di maturità.
Il ricorso al TAR del Lazio di migliaia di studenti aveva portato il tribunale amministrativo a invalidare la graduatoria, garantendo comunque l’immatricolazione a coloro che l’avevano già perfezionata. Cosa che i “quartini” meglio piazzati, ancora impegnati con gli studi scolastici, non avevano potuto effettuare.
A loro il Ministero dell’Università e della Ricerca ha perciò riservato quasi 2.500 posti, da distribuire tra quanti ribadiranno di volersi iscrivere a Medicina o Odontoiatria.