Aveva ferito un turista francese

Trento, uccisa l'orsa Kj1: "Era pericolosa" | Pichetto: "Sopprimere i singoli esemplari non è la soluzione"

Enpa: "Faremo la segnalazione all'Unione europea". Lav: "Denunceremo Fugatti". Il decreto per l'abbattimento firmato dal presidente della Provincia. L'animale aveva ferito un turista francese

È stata uccisa l'orsa KJ1, responsabile dell'aggressione a un turista francese di 43 anni nei boschi di Dro il 16 luglio e ritenuta un esemplare pericoloso. "È stata data esecuzione al decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare tramite abbattimento", annuncia la Provincia in una nota. Enpa: "Segnaleremo il caso all'Unione europea". Lav: "Denunceremo Fugatti". 

Orsa classificata "ad alto rischio" -

 Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l'animale era stato localizzato attraverso il radiocollare". Kj1 - ricorda ancora la Provincia - "era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso (Pacobace). Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l'orsa (classificata ad "alto rischio") al più presto. L'animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l'uomo", si legge nel comunicato.

Kj1 era l'orsa più anziana del Trentino. Aveva circa 22 anni ed era mamma di tre cuccioli che con la sua uccisione ora potrebbero avere gravi difficoltà a sopravvivere.

Enpa: "Segnaleremo il caso a Bruxelles" -

 L'Ente nazionale protezione animali ha deciso di segnalare l’uccisione all'Unione europea "sottolineando come sia stata eseguita senza aver messo in campo prima alcuna misura di prevenzione" o senza valutare le numerose alternative "così come imporrebbe invece il Pacobace". E' quanto comunica la stessa associazione in una nota. Secondo l'Enpa, l'uccisione dell'esemplare è avvenuta "senza dare il tempo né al Tar, né alla giustizia e tanto meno alle associazioni di poter esaminare i documenti scientifici e le motivazioni e senza valutare una traslocazione dell'orsa". L'Enpa ha inoltre denunciato alla Procura di Trento Fugatti per violazione dell'articolo 544 bis del Codice penale, cioè per uccisione di animale con crudeltà o senza necessità. Ha inoltre denunciato il presidente della Provincia per maltrattamento sui tre cuccioli. 

"Un danno per tutti noi" -

 "L'uccisione di Kj1 - scrive ancora l'associazione - è un danno per tutti noi perché, ricordiamolo, gli orsi sono animali particolarmente protetti e beni indisponibili dello Stato. E' uno sfregio nei confronti dei cittadini italiani e della natura stessa, e i responsabili sono sotto gli occhi di tutti". 

Pichetto: "Sopprimere i singoli orsi non è la soluzione" -

 "L'ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema". Così in una nota il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. "Comprendo lo stato d'animo degli amministratori e della popolazione ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a un'incauta scelta di sfruttamento turistico dell'immagine dell'orso in Trentino compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando con Ispra. Ma questa misura se non accompagnata da corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni, rischia di essere insufficiente".

Lav: "Denunceremo Fugatti" -

 Sul caso interviene anche la Lega anti-vivisezione, che annuncia l'intenzione di denunciare Fugatti per "uccisione non necessitata". "Il presidente Fugatti, pur di accanirsi con gli orsi, ha aggirato vergognosamente anche le indicazioni del Tar, appellandosi alla 'leggina' provinciale che consente di uccidere fino a 8 orsi l'anno, corroborato da parere di Ispra, che venerdì aveva espresso un parere non negativo sull'uccisione - si legge in una nota della Lav -. Questa persecuzione è anche il risultato di un'autonomia differenziatissima. Lo Stato purtroppo da anni ha abdicato, lasciando alla Provincia di Trento ogni responsabilità e possibilità di decisione sul destino degli animali selvatici, permettendo di ammazzare una madre con un'ordinanza lampo, emanata di notte, quando probabilmente l'orsa era già nel mirino dei fucili, impedendoci di poterla difendere e salvare". 

"C'erano tante alternative" -

 Secondo la Lav c'erano tante alternative possibili, "tra cui anche quella del trasferimento in Romania che avevamo suggerito. Perché uccidere una mamma con i cuccioli? Denunciamo Fugatti per la violazione dell'articolo 544 bis, ossia uccisione non necessitata", avverte il responsabile dell'are animali selvatici della Lega Massimo Vitturi. 

Sindaco di Dro: "Bene quello che è stato fatto" -

 D'accordo con l'abbattimento dell'orsa il sindaco di Dro, Claudio Mimiola, che dice: "In paese c'era molta preoccupazione per la presenza dell'orso. Credo che ora la tensione tra i cittadini si allenterà un poco. Ritengo che la Provincia e il Servizio faunistico abbiano svolto tutti gli accertamenti del caso, quindi concordo con l'azione che è stata fatta. L'orso non era solo una presenza nelle zone forestali, ma nel nostro caso arrivava anche nel centro abitato, causando non poca apprensione tra i residenti. Non solo, si muoveva anche nelle aree coltivate, preoccupando i nostri agricoltori, mentre è stato visto anche attraversare il fiume Sarca". 

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