AMA MODA E GIOIELLI

Nicolò Martinenghi stile oltre l’oro: bello, biondo e tanto altro

Capelli ossigenati, zero tatuaggi, tiene molto al look. Talento e mentalità vincente, la medaglia di Parigi 2024 alla vigilia dei suoi 25 anni

© IPA

Sulla cima dell’Olimpo. Nicolò Martinenghi si gode la sua medaglia d’oro nei 100 metri rana appena conquistata ai Giochi di Parigi 2024, arrivata alle porte di un compleanno che si preannuncia speciale: il primo agosto spegne 25 candeline. Occhi puntati su questo campione del nuoto nato a Varese che sta facendo breccia nei cuori - non solo degli sportivi - anche in fatto di look e tanto altro.

Nicolò Martinenghi, capelli biondi e zero tatuaggi -

  Il primo oro dell’Italia a Parigi 2024 ha i capelli biondo platino e un corpo statuario di un ragazzo che nove anni fa vinceva la stessa medaglia a Tbilisi, in Georgia, in occasione allora dei Giochi della Gioventù europea. Chi lo ama lo chiama “Tete”, per lui il nome del cuore, essendo quello che usava suo fratello Jacopo quando erano piccoli. Papà orafo, mamma pasticcera, fidanzato con Adelaide, lo si è visto anche alle sfilate della Milano Fashion Week. Segue la moda e non esclude un domani di farne un mestiere.

Bello, nessun tatuaggio - al momento - sul fisico perfetto, unica concessione: due cerchietti di oro bianco ai lobi delle orecchie. Oltre ai gioielli, apprezza gli orologi. Appassionato di basket e calcio, il suo idolo è LeBron James, tifa per la Pallacanestro Varese e per l’Inter. Tra i suoi idoli ci sono poi Valentino Rossi, Roger Federer e Rafa Nadal. Per esprimere al meglio il suo talento, Nicolò Martinenghi è seguito da diversi anni anche da un mental coach e si ispira ai pensieri e alla filosofia dei monaci tibetani: “Il corpo senza testa non va da nessuna parte”, ha dichiarato in passato in un’intervista. Sua anche la frase: “La serenità è la carta vincente”.

Cosa sono i cerchi che ha Martinenghi? - -

Non sono passati inosservati i segni della coppettazione sul corpo del nuotatore: una pratica mutuata dalla medicina cinese, che non ha basi scientifiche, né riconoscimento dalla medicina tradizionale. Fa parte di quelle terapie che l'Oms definisce complementari. Viene utilizzata come terapia antalgica e miorilassante. Attraverso un'azione di "suzione" sulla cute abbassa la percezione del dolore e riduce il tono muscolare. Il "cupping" consente di lenire dolori e tensioni a livello muscolare e prevede l’applicazione di coppette di vetro sulla cute e la rimozione dell’ossigeno al loro interno mediante fiamma o tramite aspirazione con appositi macchinari. Quando si crea il vuoto, la pelle e lo strato sottostante vengono "risucchiati", richiamando più sangue. Il maggior afflusso di sangue e il calore prodotto stimolano il rilassamento del muscolo e aiutano ad attenuare il dolore.