"Sacrifici umani? Un'ipotesi avanzata da qualche giornalista. Esistono dei riti sciamanici che lo prevedono, fatalità avvengono il 30 dicembre e il 30 giugno alle tre di notte. Questa è una delle tante ipotesi". Sono le parole di Luca Marangon, padre di Alex Marangon, il 25enne ritrovato morto dopo un rito sciamanico nei pressi di Vidor (Treviso).
La famiglia del ragazzo a "Pomeriggio Cinque News" ha lanciato un altro appello per cercare la verità sulla misteriosa morte del figlio. Le ipotesi restano ancora tutte aperte: dal suicidio, a cui la famiglia stenta a credere, all'omicidio. L'ultima è legata a presunti sacrifici umani: "Se così fosse si sarebbe ribellato - ha spiegato la madre di Alex, Sabrina Bosser alla trasmissione di Canale 5 -. Se avesse visto qualcuno in pericolo lo avrebbe difeso per evitarlo".
Un mese dopo la morte di Alex -
A un mese dalla morte del ragazzo, la famiglia continua a lanciare appelli alle persone presenti quel giorno all'abbazia di Vidor. Appelli che, finora, sono stati accolti solo in parte: "Qualcuno comincia a parlare - ha aggiunto la madre nel programma condotto da Simona Branchetti -. Gli appelli sono serviti, ma dico alle persone che non ha parlato che ora che parlino anche loro. Chi ha assistito a un omicidio e non vuole parlare, diventa complice."
"Pareva preoccupato" -
Un paio di settimane fa, la madre di Alex Marangon aveva rivelato alcune perplessità da parte di Alex, che aveva parlato con alcuni amici e con la sorella: "Qualcuno sapeva che andava là, non era un'improvvisata. A me non ha detto niente di quest'incontro perché sono molto apprensiva, ha parlato con la sorella e pareva preoccupato". Resta il mistero anche sulla chat di Telgram in cui si parlava dell'evento: "La chat è sparita subito dopo la scomparsa di Alex".