PROSEGUONO LE INDAGINI

Scampia, allarmi inascoltati: i pm dispongono una perizia | "Sgombero della Vela Celeste ordinato nel 2015, ma mai eseguito"

L'inchiesta sul crollo del ballatoio vuole far luce sugli interventi eseguiti nel corso degli anni, legittimi o illegittimi. A partire dai controlli di staticità

Sarà ancora lunga e complessa l'indagine sulla tragedia di Scampia, dove il crollo di un ballatoio della Vela Celeste ha provocato tre morti e 13 feriti. Due bambine di 4 e 7 anni restano ricoverate in Rianimazione in condizioni gravissime. L'inchiesta punta sulla mancata manutenzione, sugli allarmi rimasti inascoltati e sugli interventi eseguiti nel corso degli anni, legittimi o illegittimi. La Procura di Napoli ha nominato un professionista che si occuperà di effettuare una prima perizia. Gli investigatori avrebbero inoltre scoperto un'ordinanza di sgombero coatto dell'edificio firmata nel 2015, dall'allora sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ma mai eseguita.

L'ordine di sgombero risalente a nove anni fa è stato rivelato dal Corriere del Mezzogiorno, il quale ha citato un documento del Comune di Napoli pubblicato sull'albo pretorio nell'ottobre 2015.

Il valore della perizia sulla Vela Celeste di Scampia -

 Il lavoro del perito sul luogo del disastro fornirà una base di partenza, grazie alla quale gli inquirenti potranno valutare la necessità di avvalersi anche di altri esperti. La Squadra Mobile sta acquisendo documenti e verificando se le procedure che hanno interessato la struttura negli ultimi anni siano state correttamente eseguite, a partire dai controlli di staticità.

Nel mirino le segnalazioni di danni rimaste inascoltate -

 Gli investigatori stanno analizzando le eventuali segnalazioni di danni alla Vela Celeste, come l'allarme del 2016 sui rischi strutturali rimasto inascoltato, riguardante anche le passerelle, evidenziati nel bando "Restart Scampia". L'obiettivo è trovare un nesso di causalità tra gli appelli inascoltati e il grave cedimento di lunedì notte. Gli agenti del commissariato Scampia stanno inoltre continuando ad ascoltare i testimoni, con l'obiettivo acquisire quante più informazioni sul grave incidente.

La situazione di feriti e sfollati -

 All'ospedale pediatrico Santobono restano molto gravi, ma stazionarie, le condizioni delle due bambine di 7 e 4 anni. Per le altre cinque, anche loro sotto stretto monitoraggio, trapela un moderato ottimismo. Molto grave anche una donna ricoverata all'ospedale Cardarelli con un trauma alla testa: è stata sottoposta a un intervento neurochirurgico per ridurre la pressione intracranica. A fare il punto sulla situazione sfollati, ben 500, è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari. La maggior parte di loro, ha spiegato, risiede da parenti, 70 presso associazioni e 150 persone nella sede di Scampia dell'Università Federico II, dove sono stati attivati tutti i servizi necessari. Nella Vela Celeste di Scampia è stata ripristinata l'erogazione idrica e "molti alloggi sono già agibili". Anche se, al momento, non è ancora previsto alcun rientro.

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