La mania dei videogiochi non ha limiti di età. Il fascino di tanti titoli famosi riesce a catturare l’interesse di migliaia di giocatori, molti dei quali non fanno più parte della fascia dei "giovanissimi". Uno studio pubblicato di recente negli Stati Uniti afferma che la maggior parte degli adulti gioca ai videogiochi e ha speso valuta reale per acquistare dei contenuti a pagamento nei giochi "free-to-play".
Il rapporto, realizzato dal sito Comscore in collaborazione con la piattaforma Anzu, indica come molte persone adulte che giocano ai videogiochi free-to-play, ovvero quei titoli distribuiti gratuitamente ma caratterizzati da numerosi acquisti opzionali in cambio di denaro reale, sono infatti disposte a spendere i propri soldi in microtransazioni.
Lo studio ha rivelato alcuni dati interessanti sulle abitudini dei giocatori americani e su come interagiscano con il settore videoludico. Secondo Comscore, il 62% degli adulti di età superiore ai 18 anni ha "giocato" ai videogiochi: il 49% di questi è costituito da millennial, mentre il 16% da utenti della Gen Z. L'analisi afferma che l'82% dei giocatori adulti ha speso denaro per un acquisto in-app nell'ultimo anno, con titoli come Fortnite e Call of Duty: Warzone (due esponenti del genere "battle royale") che sono capaci di spingere maggiormente i giocatori a tirare fuori il portafoglio.
Il 77% delle persone intervistate ha dichiarato di giocare su più piattaforme. Tra questi, più di un terzo ha dichiarato di giocare su console, PC e dispositivi mobile, mentre gli eSport stanno diventando sempre più popolari tra la Gen Z e i millennial: poco più dell'85% dei primi e l'80% dei secondi ha dichiarato di seguire tornei eSport, mentre nel 2023 i giocatori statunitensi hanno accumulato circa 45 miliardi di ore a sfogliare siti web e app di videogiochi.
"Il nostro studio evidenzia l'importanza culturale del gioco", afferma Steve Bagdasarian, responsabile commerciale di Comscore. "Soprattutto, ha fatto emergere il ruolo vitale del comportamento dei giocatori per i marchi che cercano di attingere a un pubblico decisamente dinamico".