Federico Vanelli, nuotatore nelle Fiamme oro della polizia di Stato, medaglia di bronzo nella 5 km a squadre ai Mondiali di Budapest del 2017, ha salvato la vita a un bambino che stava annegando nel fiume Adda, alla Cava di Lodi. Il fatto è accaduto sabato pomeriggio. "Ho sentito gridare aiuto e ho visto il ragazzino che si sbracciava. Ho capito che non c'era tempo per riflettere", racconta lo stesso Vanelli.
"Il ragazzino era stremato" -
"Mi sono buttato nel fiume, ho nuotato controcorrente - prosegue il campione azzurro -. La corrente del fiume era veramente forte, ma non c'erano alternative, il ragazzino era stremato e stava perdendo le forze. L'ho abbracciato e tenendolo stretto sono riuscito a portarlo sulla riva opposta. Assicurandomi poi che stesse bene facendolo parlare e camminare per un po'".
Il racconto del pomeriggio -
Vannelli rivela che sabato non doveva essere lì in riva al fiume, ma degli amici hanno insistito affinché arrivasse anche lui a trascorrere un pomeriggio di relax in compagnia. Ma quando ha visto quel ragazzino in difficoltà, il campione azzurro non ha esitato un attimo a gettarsi in acqua, nonostante fosse ben consapevole dei pericoli che riservano i mulinelli che ogni anno strappano vite nell'Adda.
"Episodio che ha dato un senso maggiore a tutta la mia carriera" -
"Questo episodio - conclude Vanelli - ha davvero dato un senso in più a tutta la mia carriera sportiva. Il momento più duro? È stato quando, dopo aver riportato a riva il ragazzino, carico di adrenalina, ho scelto di tornare a nuoto sulla sponda dalla quale mi ero buttato, quella opposta. In quel momento ho accusato tutta la stanchezza".
Si moltiplicano intanto sui suoi profili social i messaggi di chi loda il gesto: "La medaglia più valorosa da appuntarsi al petto", scrive un utente. E ancora: "Sei un Eroe! Bravo Federico".