Ue, le elezioni delle presidenti Metsola e von der Leyen e le prossime tappe | Guarda la diciassettesima puntata di "TOGETHER - Europa2024"
L'approfondimento, realizzato in collaborazione con il Parlamento europeo, è andato in onda venerdì 19 luglio. Ospiti dell'appuntamento: Jaume Duch, portavoce del Parlamento europeo, e Gianluca Passarelli, professore di Scienza Politica all'Università La Sapienza di Roma
Si è appena conclusa una settimana di nomine europee. Durante la prima plenaria della X legislatura, il Parlamento europeo ha rieletto la sua presidente Roberta Metsola e quella della Commissione europea Ursula von der Leyen. Cosa succede ora? Ne abbiamo parlato durante la diciassettesima puntata di "TOGETHER - Europa2024", il progetto multimediale di Tgcom24 in collaborazione con il Parlamento europeo, con Jaume Duch, portavoce del Parlamento europeo, e Gianluca Passarelli, professore di Scienza Politica all'Università La Sapienza di Roma.
Passarelli ha commentato la rielezione della presidente von der Leyen: "Da un lato, la presidente ha confermato ciò che aveva fatto nella scorsa legislatura, dall'altro, mettendo la mossa del cavallo, ha aggiunto i Verdi alla Sinistra, dicendo, come poi ha affermato nel suo discorso, ma anche negli incontri informali: 'Non farò bloccare l'Unione europea dagli estremismi'. Tuttavia, c'è stato anche una sorta di autoesclusione degli estremismi o comunque delle forze conservatrici, in particolare del gruppo Ecr, che non ha sostenuto von der Leyen. Certamente, la presidente ha avuto una buona investitura, anche se minore di quella che ebbe Jean-Claude Juncker, ma ora dovrà stare attenta e governare, perché se non deciderà di governare ma tenterà di rimanere un po' troppo ecumenica su tutti i fronti rischierà di impantanarsi".
Sia Roberta Metsola che Ursula von der Leyen nei loro discorsi di fronte alla plenaria di Strasburgo hanno citato David Sassoli. "Come presidente del Parlamento europeo ha lasciato un'impronta molto profonda nell'Ue", ha commentato Duch.
Le vicepresidenti italiane - Tra i 14 vicepresidenti eletti dal Parlamento europeo per la decima legislatura ci sono anche due italiane: Pina Picierno (Pd) e Antonella Sberna (FdI). Il corrispondente Mediaset da Bruxelles Leonardo Panetta le ha intervistate. "Sono molto contenta. Per me è un’enorme soddisfazione, che conferma forse anche il buon lavoro fatto. Il Parlamento europeo, grazie alla salda guida della presidente Metsola, ha avuto il merito di esserci nei luoghi di crisi e nei quali si è fatta la storia del nostro tempo", ha dichiarato Picierno.
"Le mie sensazioni? Una grandissima emozione, ma anche una grande responsabilità. È sicuramente un'opportunità per fare un buon lavoro per il nostro gruppo, per la nostra delegazione e per tutti i cittadini che ci hanno mandato a Bruxelles", ha affermato Sberna.
Le prossime tappe - Duch ha poi spiegato cosa succede adesso: "Già la settimana prossima, a Bruxelles, ci saranno le riunioni costitutive delle commissioni parlamentari. Ad agosto, la presidente von der Leyen deve negoziare con gli Stati membri sui commissari futuri e a settembre il Parlamento organizza le audizioni con ognuno di questi candidati davanti alle rispettive commissioni. In caso di valutazione negativa, i candidati devono essere sostituiti dopo una seconda negoziazione. Poi, dovrà essere approvato tutto il collegio di commissari e la nuova Commissione inizierà a funzionare".
Che Europa sarà? - "Che Europa sarà? Io mi auguro più forte. Vedremo quali saranno i commissari e quanto si investirà e in che direzione. Solo da questo capiremo che forza avrà l'Europa in quanto attore internazionale, soprattutto anche rispetto alla Russia, all'Africa e alla Cina", ha concluso Passarelli.