Isola d'Elba? Partiamo dall’assunto che le vacanze sono uniche e indimenticabili solo quando sono altrettanto uniche le esperienze che facciamo. Ecco perché l’Elba va oltre i luoghi comuni proponendo momenti esperienziali coinvolgenti, alcuni realizzabili esclusivamente sull’isola ma sempre alla portata di tutti. Qualche esempio?
COME SU MARTE - Nascosto tra le colline del versante orientale dell’isola, nel cuore del Parco Minerario di Rio Marina, in un paesaggio quasi marziano, agli occhi del visitatore curioso appare, quasi all’improvviso, un meraviglioso lago di origine mineraria: il Laghetto Rosso o Laghetto delle Conche. Il suo nome deriva dal colore distintivo delle sue acque, stupende tonalità di rosso e di giallo, contrapposte all’immenso verde che circonda la zona in un vero tripudio di colori. Questa tonalità insolita è il risultato della presenza di ossidi di ferro, in particolare l’ematite, che a contatto con l’acqua piovana rilascia il caratteristico colore rosso, arancio e giallo.
IMMERGERSI NEL RELITTO - La spiaggia dell’Ogliera, non lontana da Pomonte, è composta da due spiaggette incastonate tra alte scogliere, appena visibili dalla strada. Da questa spiaggia si può partire per l’avventurosa immersione nei pressi del relitto dell'Elviscot, raggiungibile a nuoto, che appassiona sub e snorkelisti. La nave, naufragata sugli scogli quasi 50 anni fa, richiama appassionati e curiosi.
INSIEME ALLE BALENE - Un’esperienza indimenticabile in cui vivere in prima persona l’attività di osservazione di cetacei nel loro ambiente naturale e apprendere le buone pratiche da seguire durante l’attività del whale watching. Insieme a un’educatrice ambientale esperta di cetacei si possono commentare gli avvistamenti e conoscere le 8 specie che popolano l’area marina dell’Arcipelago Toscano, oltre che apprendere le basi delle “buone pratiche” della navigazione a vela nel rispetto del mare e dei suoi abitanti. L’Isola d’Elba è situata al centro del Santuario dei Cetacei Pelagos, la prima area marina protetta internazionale del Mediterraneo che nasce da un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano.
L’ANTICA FORTEZZA - La fortezza del Volterraio è il sito più suggestivo e magico dell’isola, soprattutto se raggiunto al tramonto. La fortezza svetta dai suoi 395 metri incastonata nella roccia da cui emerge come per incanto. Un panorama mozzafiato mostra il profilo della dorsale orientale e all’orizzonte la forma esile dell’isola di Pianosa e l’austera sagoma di Montecristo. Di fronte la parte centrale dell’isola con le morbide colline, gli ampi golfi meridionali e l’inimitabile morfologia del golfo di Portoferraio con alle spalle il massiccio imponente del monte Capanne. Più a destra la selvaggia isola di Capraia e, sullo sfondo, le montagne della Corsica con Capo Corso proteso verso il nord.
UNO SPORT AL GIORNO - Felicemente fanatico dell’attività sportiva? O semplice appassionato con poco tempo a disposizione, se non in vacanza? Bici, tennis, windsurf, trekking, vela, golf o ebike? Qual è lo sport che ti stuzzica o ti appassiona da sempre? L’Elba offre percorsi e campi attrezzati per non lasciare mai a casa la passione sportiva o praticarla in un contesto unico, o solo anche incuriosirti per un giorno e poi mai più, da solo o in famiglia.
TARTARUGHE - Sembra che le tartarughe Caretta Caretta si trovino proprio bene all’Elba tanto che negli ultimi anni hanno scelto le spiagge dell’isola per deporre le uova. Che si sono schiuse a sorpresa! Per questo motivo sull’isola si può andare a caccia delle tracce e collaborare alla difesa delle uova, proteggendo la schiusa. La tartaruga che depone le uova è di grandi dimensioni da 100 a 150 cm di lunghezza, ed è molto pesante; quando esce dall’acqua, trascinandosi, lascia una traccia nella sabbia facilmente riconoscibile. In caso di avvistamento di tartarughe o delle impronte lasciate sulla sabbia, è importante allertare subito la Guardia Costiera e avvisare i referenti del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che periodicamente attivano anche dei corsi dedicati.
NEL VENTRE DELLA TERRA - La Miniera di magnetite del Ginevro, unica miniera in galleria ancora visitabile sull’isola, è il giacimento più grande d’Europa ed è considerata una riserva strategica di ferro dallo Stato italiano, tanto da essere tutt’ora tutelata per la sua importanza. Muniti di caschetto e di spirito d’avventura, grazie all’aiuto delle guide, si potrà scendere “nella pancia dell’isola” immergendosi in una visita esperienziale. Come vivevano i minatori? Quali abitudini permeavano la piccola comunità dedicata agli scavi? Cosa voleva dire lavorare sottoterra? La visita risponde a queste e altre domande, in un percorso articolato lungo i cunicoli e gli spazi comuni della miniera, in cui si avrà più di una volta la sensazione di vedere l’attività ancora in corso, anche grazie alla presenza di strumentazioni lasciate in loco subito dopo la chiusura degli anni ‘80. Sono previsti due percorsi: quello quota +6 pianeggiante e adatto a tutti, o quota -24, che prevede la discesa di 220 scalini.
IL SANTUARIO DELLE FARFALLE - Nel cuore dell’isola, sul crinale che congiunge il monte Perone alla vetta del Capanne, si trova il Santuario delle farfalle, un sentiero tematico dove è possibile ammirare nel loro habitat naturale una delle più preziose popolazioni di farfalle. Giasone, Macaone, Cleopatra, Silvano Azzurro e Vanessa del Cardo e Vanessa Atlanta sono i nomi di alcune delle specie che abitano l’isola. L’ambiente fresco, luminoso e ricco di fiori permette alle farfalle, soprattutto nei mesi estivi, di rifugiarsi e nutrirsi al ripara dal caldo. Grazie alla gran quantità di luce, piante e fiori disponibili, è stata registrata la presenza di oltre 50 specie di farfalle, alcune molto particolari e specie endemiche delle isole toscane.
OGNI GIORNO UN’ALTRA SPIAGGIA - La Biodola o Cavoli? Padulella o Sansone? Sabbia o rocce? Qual è la spiaggia giusta per il tuo umore oggi? L’isola ne offre un’ampia scelta, ben oltre 200. Gli appassionati di snorkeling possono trovare in Sant’Andrea la loro meta ideale, mentre Marina di Campo è perfetta per le famiglie.
ALLA SCOPERTA DELL’ALEATICO - L’Aleatico è un vino che fa perdere la testa. Questo è quello che si sente dire più di frequente intorno a questo rinomato vino, apprezzato tanto da vantare la DOCG dal 2011. La sua origine si perde nelle origini dell’isola: già gli etruschi avevano creato delle vasche per la raccolta dell’uva. La tradizione si è tramandata fino ai tempi più recenti, quando fu fatto assaggiare a Napoleone, che ne divenne un grande appassionato. Questo nettare dal colore brillante è particolarmente pregiato perché realizzato secondo un processo rigorosamente naturale, tramandato da generazioni: si produce soltanto con l'essiccazione degli acini di vite aleatico. Basti pensare che da 100 kg di uva si ricavano al massimo 22 litri di vino.
Per maggiori informazioni: www.visitelba.info