Estate

In vacanza: con il partner o con gli amici, ma senza ansia

Qualche consiglio pratico se è la prima vacanza “con lui” o se abbiamo pianificato un viaggio di gruppo

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Vacanza che fai, ansia che trovi. Sembra assurdo, ma se abbiamo pianificato una partenza in compagnia di un gruppo di amici o se è la prima volta che viaggiamo “con lui”, la partenza può portare con sé un po’ di ansia e qualche preoccupazione. L’importante è che questo non si trasformi in stress e che, soprattutto, il clima sia disteso e sereno durante la vacanza. Ecco allora qualche dritta per organizzare al meglio il nostro viaggio, mettendoci al riparo da brutte sorprese e da possibili fonti di sgradevoli litigi.

REGOLA NUMERO UNO: CONOSCERSI IL PIÙ POSSIBILE -

Partire in compagnia di un gruppo di amici ben affiatati o con un partner con il quale abbiamo in comune qualche mese di relazione è un conto: se invece siamo insieme solo da qualche settimana e ciascuno è per l’altro ancora tutto da scoprire, le cose possono essere ben diverse. Lo stesso vale per gli amici: se di ciascuno (o della maggior parte) ci sono ben noti gli interessi, il carattere e, non ultimo, i lati suscettibili, la vacanza parte sotto i migliori auspici. Se invece ci aggreghiamo a una compagnia che frequentiamo da poco, dobbiamo armarci di capacità di adattamento, di un po’ di remissività e di un pizzico di spirito di avventura. In ogni caso è bene creare, prima di partire, qualche occasione di incontro in cui cercare di conoscersi meglio e prendere in esame i diversi aspetti organizzativi del viaggio. Cerchiamo anche di individuare nella compagnia un paio di persone con cui ci sentiamo particolarmente in sintonia, in modo da sapere in anticipo su chi potremo contare. Lo stesso possiamo fare con il nostro partner: dedichiamo un paio di appuntamenti all’organizzazione della vacanza, pianificando le escursioni e le attività, scegliendo le tappe e i mezzi di trasporto: è questo un ottimo modo per scoprire quali sono le sue passioni e interessi, se ancora non li conosciamo.

PAROLA D’ORDINE: FARE PATTI PRIMA DI PARTIRE -

  Anche se ci si conosce tutti da molto tempo, è bene stabilire alcune regole in anticipo: ad esempio, quanto tempo dedicare alle diverse attività, come scandire il ritmo delle giornate e, soprattutto, come ripartire incarichi e responsabilità. Senza arrivare a stabilire un piano rigido di turni e mansioni, è bene mettere le cose in chiaro fin dall’inizio, per evitare che qualcuno si goda le vacanze senza una sola preoccupazione e qualcun altro si trovi invece a dover fare di tutto, senza riuscire a riposarsi davvero.

IL PUNTO DOLENTE: IL BUDGET -

 Quando si parla di soldi ci si inoltra sempre su un campo minato, sia che si tratti di una compagnia di amici che del partner. Si può decidere di fare una cassa comune (e questo può essere preferibile quando si viaggia in gruppo), oppure di ripartire le spese a seconda delle situazioni: questa soluzione vale soprattutto per i partner affiati. Per loro di solito valgono più o meno le stesse regole che seguono in città, ma la vacanza potrebbe essere una buona occasione per sperimentare una soluzione diversa. Qualche problema può subentrare se i viaggiatori hanno disponibilità economiche diverse: in questo caso, le aspettative nei confronti della vacanza, la scelta delle strutture in cui soggiornare o i ristoranti in cui andare a mangiare la sera, possono essere diversi. L’importante, ancora una volta, è mettere le cose in chiaro prima di partire e chiarire le eventuali criticità.

MODERARE LE ASPETTATIVE -

 Mettiamoci il cuore in pace: non sarà tutto perfetto e qualche difficoltà può subentrare in ogni momento. Cerchiamo quindi di partire senza aspettarci troppo, ma senza rinunciare all’ottimismo e al buon umore: qualunque problema, se affrontato con calma e con il sorriso, si risolve più facilmente.

SE L’ANSIA CI ASSALE -

  Se, nonostante tutto, ci sentiamo preoccupati e se, nei giorni che precedono la partenza, abbiamo la tentazione di mandare tutto a monte, fermiamoci un momento a riflettere: se la nostra ansia viene da una fonte specifica e concreta come la perdita del bagaglio, o la sicurezza personale o quello che può succedere a casa durante la nostra assenza, valutiamo la possibilità di stipulare un’assicurazione ad hoc, ad esempio sulla malattia, sui bagagli o su altri eventuali problemi. Se invece siamo semplicemente preoccupate per come andranno le cose o per l’idea che potranno farsi di noi i compagni di viaggio, non soffermiamoci più di tanto e cerchiamo di capovolgere il punto di vista: i nostri amici saranno all’altezza delle nostre aspettative e dei nostri bisogni? Se invece l’istinto ci suggerisce che abbiamo fondati motivi per sospettare che ci sia qualcosa che non va, siamo davvero ancora in tempo per fare un progetto diverso.