Ultima chiamata per gli aspiranti camici bianchi: il 30 luglio ci sarà la seconda prova del test d’ingresso, valido per agguantare un posto nei corsi di Medicina e Chirurgia oppure di Odontoiatria in un ateneo pubblico. Inoltre, potrebbe essere davvero l’ultima volta, visto che dal prossimo anno accademico la prova potrebbe essere sostituita da una selezione in corso d’opera, ancora tutta da scrivere.
Come funziona il test di Medicina 2024
Ma, ora, l’attualità ha la precedenza. Come lo scorso 28 maggio, gli studenti dovranno cimentarsi con un questionario composto da 60 quiz - divisi tra le cinque materie oggetto del test: 23 di Biologia, 15 di Chimica, 13 di Fisica e Matematica, 5 di Logica e ragionamento, 4 di Competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi (la vecchia cultura generale) - estratti da una banca dati di 3.500 domande predisposta direttamente dal MUR e pubblicata lo scorso 7 luglio. A cui rispondere in un tempo massimo di 100 minuti. Per chi ha partecipato a entrambe le prove, varrà il miglior punteggio conseguito ai fini della graduatoria finale.
Disseminati nel lunghissimo elenco, oltre a degli spunti più abbordabili, ci saranno pure parecchi ostacoli, di vario genere: domande che richiedono uno studio molto approfondito, argomenti secondari o veri e propri “trabocchetti”. Ma quali sono le peggiori in cui è possibile imbattersi?
Luca De Simone, uno dei tutor più prenotati dagli aspiranti medici sulla piattaforma Ripetizioni.it, ha condiviso con Skuola.net una lista dei 10 quesiti più insidiosi che tutti, ma proprio tutti, dovrebbero ripassare e fissare bene nella memoria.
La “iatrochimica” può essere considerata cultura generale?
Partendo dall’argomento che spesso spiazza di più, in quanto vastissimo e imprevedibile - la Cultura generale - l’esperto mette nel mirino il quesito numero 29, in cui si chiede di individuare “l’ideatore della “iatrochimica”, disciplina basata sulla cura delle malattie attraverso l'uso di sostanze minerali”. La risposta corretta è: “Paracelso”. Ma, a detta di De Simone, questa è una domanda “incredibilmente difficile e specifica, con quasi nessuna possibilità di esclusione anche per una buona preparazione”.
Particolarmente insidioso, poi, è il quiz numero 109: una classica comprensione di un testo, incentrato sulle differenze tra cultura umanistica e cultura scientifica. Solo che, per come sono impostate le varie opzioni di risposta, per il Tutor è la tipica domanda “trabocchetto”: “La risposta corretta - dice - potrebbe sembrare quella seconda cui ‘la cultura scientifica, che per sua natura tende a separare i campi della conoscenza, ha provocato una spaccatura con la cultura umanistica nel corso del diciannovesimo secolo’, in quanto è quasi scritto esplicitamente all’interno del brano. Invece, l’alternativa giusta è ‘la cultura scientifica pone dei grossi problemi ma non è in grado di riflettere su di essi’”.
Ragionamento logico, attenzione ai particolari
Passando a un’altra materia che spesso manda nel panico gli studenti - il Ragionamento logico - De Simone si concentra sul quesito numero 6, dove si parla di sei amici seduti su una panchina, chiedendo di individuare quante affermazioni, tra quelle proposte a margine del racconto, siano “false”. In questo caso, per l’insegnante, “non è tanto il grado di difficoltà a rendere spinosa la domanda, che infatti non è eccessivamente elevato, quanto la quantità di tempo richiesta per interpretare il quiz e, poi, le diverse affermazioni elencate”.
Al contrario, nel quiz numero 247 – “Solo se Lisa piange, allora la mamma la prende in braccio” - si chiede di selezionare l’unica sequenza logica corretta, tra quelle indicate tra le opzioni di risposta, ossia: “Se Lisa non piange, allora la mamma non la prende in braccio”. Qui il Tutor premette che “si tratta di una domanda basata sulla logica del tipo ‘se A implica B non è detto che B implichi A’. Ma, per come sono state articolate le risposte, c’è un’altra opzione - 'Se la mamma non prende in braccio Lisa, significa che lei non ha pianto' - che potrebbe sembrare perfettamente valida, rendendo la domanda un tranello di non poco conto”.
Chimica, l’acido arachidonico e l’alchilazione dovrebbero spaventare
Entrando, poi, nelle discipline maggiormente caratterizzanti quello che poi si andrà a studiare all’università, per De Simone bisogna trattare con le pinze il quesito numero 379 di Chimica: “L'acido arachidonico è un omega-6 presente nell'organismo umano, nella sua struttura presenta:”. A cui si deve rispondere: “4 doppi legami tra C5 e C14”. Una domanda di chimica organica, questa, che l’esperto ritiene “decisamente specifica già per quanto riguarda l’argomento, ovvero l’acido arachidonico”. Aggiungendo anche che “la conoscenza richiesta per poter rispondere alla domanda deve essere molto puntuale e specifica”.
Sempre in ambito Chimica sarebbe meglio che al test del 31 luglio non apparisse il quiz numero 784: “Per l'alchilazione di Friedel-Crafts di composti aromatici con alogenuri alchilici si impiegano come catalizzatori:”. La risposta esatta? Gli “Acidi di Lewis”. Anche in questo caso, per il docente, “è una richiesta decisamente specifica, basata su un argomento che spesso si tende a sottovalutare durante la preparazione”.
Biologia, conoscere i funghi può essere fondamentale
Pure sul fronte Biologia non mancano gli spauracchi. È il caso, ad esempio, della domanda numero 254: “I matrimoni tra consanguinei aumentano la probabilità che i figli siano affetti da malattie genetiche. Per quale motivo?”. Per vedersela segnata come risposta corretta bisogna selezionare “Aumenta la probabilità che i figli siano affetti da malattie recessive perché i due genitori potrebbero essere entrambi portatori sani di un allele recessivo per la malattia, ereditato dallo stesso antenato”. Ma è tutt’altro che semplice arrivarci in quanto, secondo De Simone, “leggendo le possibili opzioni si potrebbe essere portati a pensare che l’alternativa corretta sia quella in cui dice ‘Aumenta la probabilità che i figli siano affetti da malattie dominanti perché i due genitori potrebbero essere entrambi portatori sani di un allele recessivo per la malattia, ereditato dallo stesso antenato’, peraltro molto simile a quella corretta, tranne che per un dettaglio, ma rilevante”.
Per superare indenni il quesito numero 464, sempre di Biologia, bisogna invece avere alle spalle una preparazione accurata sui…funghi, dovendo scovare l’affermazione errata tra le cinque proposte, ossia “Sono organismi autotrofi”. Solo un esperto in materia, secondo il Tutor, può “non cadere nei tranelli rappresentati dalle varie possibili risposte”.
Matematica e Fisica, serve una memoria di…alluminio
Infine la Matematica e la Fisica, croce e delizia degli studenti già durante il percorso scolastico. Che si confermano tali anche in occasione del test di Medicina. Specie in coincidenza di alcuni passaggi del database di riferimento. Come alla tappa numero 26 - “Un triangolo rettangolo ha area pari a 6 cm2 e angolo α tra cateto minore e ipotenusa tale che cos α = 3 / 5. L’ipotenusa del triangolo ha lunghezza pari a…5 cm (questa la risposta esatta) - una “domanda di trigonometria che - sottolinea De Simone - è sicuramente un argomento ostico per moltissimi studenti. Inoltre, i dati del problema non rendono possibile una risposta immediata ma bisogna ragionare un po’ tra le relazioni utili per la risoluzione”.
La rassegna, certamente non esaustiva ma comunque utile a capirne di più sul test, si chiude con il quesito (di Fisica) numero 240: “Quale tra i seguenti materiali, sottoposto a una variazione di temperatura di 10 °C, ha la variazione maggiore in termini di volume?”. Si tratta dell’Alluminio. Ma, di nuovo, in un caso del genere lo sforzo mnemonico richiesto al candidato, secondo l’esperto, è sproporzionato: “Per poter rispondere correttamente - dice De Simone - bisognerebbe ricordare i coefficienti di dilatazione volumica per ognuno dei materiali proposti nelle possibili risposte. Estremamente difficile in quanto molto spesso sono valori “tabellati” in qualunque testo”.