Promessa mantenuta. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, si è tuffata nella Senna accompagnata da Tony Estanguet, presidente del comitato organizzativo dei Giochi Olimpici, e Marc Guillaume, il prefetto della regione Ile-de-France. A nove giorni dall’inizio delle olimpiadi parigine, il tuffo ha un valore simbolico non indifferente. E dopo una controversa spesa di 1,4 miliardi di euro, la scommessa sulla balneabilità della Senna sembra essere stata vinta.
Una grande vittoria per Hidalgo, che dopo 101 anni ha reso possibile nuotare nuovamente nel fiume con l’ammodernamento degli impianti di trattamento delle acque reflue e la raccolta dei rifiuti. Tutto questo per permette agli atleti di disputarvi le gare in acque libere e di triathlon. Tuttavia, il tuffo del sindaco non convince ancora del tutto. In molti tra atleti e cittadini, hanno sottolineato come i livelli di batteri e altri microrganismi non siano ancora pienamente sotto controllo. Ma quali sono i rischi legati all’esposizione ad acque non destinate al nuoto?
È possibile identificare tre categorie di pericoli che si possono incontrare nuotando in un fiume come la Senna. Prima di tutto il pericolo topologico, ovvero legato alle correnti e alla configurazione del bacino del fiume, come le disposizioni delle sponde e la profondità dell’acqua. Secondo l'agenzia francese per la sanità pubblica, l'annegamento accidentale provoca circa mille vittime all'anno nel Paese (circa un quarto dei quali in fiumi e laghi), rendendolo la principale causa di morte accidentale nella vita di tutti i giorni tra i giovani. Un pericolo di minore importanza nel contesto delle Olimpiadi, dove i controlli e le misure di sicurezza adottate dal comitato sono curate nel dettaglio.
I rischi maggiori, infatti, sono quelli di tipo batteriologico e chimico. Per quanto riguarda i batteri, la loro concentrazione nei fiumi aumenta dopo forti piogge, spesso per via del traboccamento degli impianti di trattamento delle acque reflue. Inoltre, il caldo è un altro fattore responsabile della proliferazione di microrganismi. E siccome i Giochi Olimpici si svolgeranno tra luglio e agosto, questo problema riguarda proprio la Senna dove preoccupano i livelli di Escherichia Coli ed Enterococchi. Infatti, alla fine di giugno, il fiume presentava livelli di questi batteri superiori alla soglia fissata dalla Federazione internazionale di nuoto e triathlon.
Tra gli altri pericoli legati alla presenza di batteri nell’acqua, vi sono la leptospirosi, trasmessa attraverso l'urina dei roditori, e l’avvelenamento da cianobatteri. Ma se la leptospirosi molto spesso è benigna nell'uomo, l’avvelenamento da cianobatteri provoca irritazioni cutanee, problemi digestivi e perfino disturbi nervosi.
Infine, i rischi di tipo chimico sono relativi all’inquinamento e alle attività umane che hanno impatto diretto sulla qualità dei corsi d’acqua. E anche se di minor rilievo perché nella Senna tra correnti e ossigenazione l'inquinamento non permane a lungo, anche questo è un fattore da prendere in considerazione prima di tuffarsi nel fiume parigino.