Siete curiosi di scoprire quanto sarà calda Roma nel 2080? Bene, vi conviene fare due passi a Berat, in Albania.
Un salto geografico che vale come uno temporale. Un concetto che è alla base della nuova mappa online "The Future Urban Climates”, creata dall’ecologo Matthew Fiztpatrick dell’Università del Maryland sulla base dei dati del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc). Andamenti confermati anche dal Copernicus climate change service.
© sito ufficiale
Fiztpatrick ha trovato un modo per viaggiare nel 2080 senza macchine del tempo. Quale? Guardare il clima di città lontane da quelle in cui abitiamo, ma a cui tra qualche decennio le nostre somiglieranno, se non ridurremo le emissioni.
Per completare la mappa sono stati usati dati relativi a 40.581 città di tutto il mondo e tutti i centri sono stati collegati a luoghi vicini, ma più a sud. Ad esempio, Roma è stata accostata a Berat perché tra sessant’anni le estati della capitale saranno più calde di 5,9 °C. Londra non sarà più così piovosa e somiglierà più a Bordeaux, in Francia. Torino si trasporterà in Macedonia e Stoccolma sarà come Duboševica, in Croazia. Spostamenti che ovviamente non sono tutti uguali perché alcune regioni sperimenteranno cambiamenti più radicali, altre molto meno.
© Getty
Un dato che preoccupa è che più ci si avvicina all’equatore, più le corrispondenze climatiche diminuiscono, perché attualmente non c’è alcun luogo sulla Terra rappresentativo di come saranno in futuro zone già molto calde come quelle equatoriali.
Fitzpatrick e il suo team sperano quindi che “The Future Urban Climates” possa far comprendere con più immediatezza la gravità della crisi climatica. Un piccolo click per metterci in guardia: lo scenario peggiore non è così lontano come sembra. Dobbiamo agire il prima possibile, per far sì che ogni città rimanga se stessa.