Dopo l’approvazione del provvedimento da parte del Parlamento finlandese, è entrata in vigore la legge che prevede la possibilità di respingere i rifugiati al confine con la Russia. Lo ha reso noto l’ufficio della presidenza di Helsinki.
L'immigrazione come arma politica -
Con 1335 chilometri di confine condiviso, la Russia di Putin è diventata una vicina scomoda per la Finlandia. E con l’adesione alla NATO, ad aprile 2023, la situazione non ha fatto che diventare sempre più complessa. Cyberattacchi, sabotaggi alle condutture del gas e minacce da parte del Cremlino sono solo alcune delle sfide che la Supo, il servizio di sicurezza e intelligence finlandese, ha dovuto affrontare dallo scoppio della guerra.
Ma la criticità che più di altre sta facendo discutere è la strumentalizzazione dei migranti da parte di Mosca. E in particolare il gran numero di richiedenti asilo, circa 1300 da metà del 2023, provenienti da Siria, Iraq, Somalia, Afghanistan e Yemen, che hanno attraversato il confine tra Russia e Finlandia. Probabilmente rientrando in quelle “contromisure” che il governo di Putin ha adottato in protesta all’adesione del paese nella Nato.
Una legge controversa -
A termine della votazione parlamentare, con 167 voti a favore, il 12 luglio la legge “anti rifugiati” dalla Russia è stata approvata con il favore del Primo Ministro Petteri Orpo. Il quale ha sottolineato l’importanza di questa legge per fermare futuri arrivi. “Questo è un messaggio forte per la Russia, e per i nostri alleati. La Finlandia tiene alla sua sicurezza interna”. Ha dichiarato Orpo.
La vittoria in Parlamento, però, non ha fermato la discussione sulla posizione controversa dell’ordinamento nell’ambito della protezione dei diritti umanitari. In particolare, esperti legali e accademici hanno evidenziato la posizione conflittuale del testo di legge nei confronti della Costituzione finlandese e dei trattati internazionali sui diritti umani siglati dal paese. Tuttavia, il governo ha rimarcato che non verrà precluso l’ingresso a bambini e a tutti coloro che la polizia di confine considererà particolarmente vulnerabili. Esortando coloro che non ricadono in quest’ultime categorie a non intraprendere il viaggio. “Non affidatevi ai trafficanti – ha detto Orpo – l’accesso ai confini orchestrato dalla Russia non vi porterà in Finlandia”.