È minuscolo, apparentemente innocuo. Grande meno di un centimetro, il Loxosceles rufescens, comunemente chiamato ragno violino, riesce comunque a far paura. Come ha mostrato la cronaca recente, il suo morso può diventare mortale anche se, secondo gli esperti, non risulta ancora in medicina e in letteratura scientifica nessun morto certo da morso di ragno violino. Imparare a riconoscerlo però può essere comunque di fondamentale importanza per la nostra incolumità.
Come riconoscerlo? -
Il tipico ragno violino è giallo-marrone, con lunghe zampe. Le dimensioni variano tra i 7 e i 9 mm. Ogni esemplare presenta una macchia che somiglia a un violino. Ha sei occhi invece di otto, come è tipico per tutti gli altri aracnidi. Durante la stagione invernale vive in luoghi chiusi perché non ama le basse temperature. In estate rimane anche all'aperto. Si nasconde tendenzialmente in cavità e fessure, dietro mobili o battiscopa, ma anche tra i tessuti e gli indumenti: dalla biancheria, alle pieghe delle tende o le scarpe. Si muove soprattutto di notte ed evita il contatto umano. Infatti, morde raramente e lo fa in genere come autodifesa se non riesce a fuggire.
Cosa succede quando morde? -
Nella stragrande maggioranza dei casi il morso non provoca problemi rilevanti, ma solo arrossamento, prurito e irritazione. Tra i sintomi, che si avvertono all'incirca mezz'ora dopo, ci sono anche dolore sulla zona del morso, gonfiore, eritemi, bruciore e formicolio. In alcuni casi nel giro di 2-3 giorni la situazione può però peggiorare radicalmente, fino alla formazione di ulcere sulla ferita nella quale possono proliferare batteri anaerobi. Alcuni soggetti, oltre al rash cutaneo, possono avere anche febbre, con un decorso che in alcuni casi comporta danni ai muscoli, lesioni a reni ed emorragie. Raramente si arriva persino a ricorrere al trattamento in camera iperbarica. Come detto, il morso può anche diventare mortale.
Cosa fare in caso di morso? -
In caso di puntura, la prima cosa da fare è sciacquare e insaponare la ferita. Questa parte potrebbe arrossarsi con un punto centrale più scuro. Nei rari casi in cui si manifestano lesioni significative (necrosi) il trattamento farmacologico prevede antibiotici e cortisonici. A volte può essere necessario anche il trattamento chirurgico della lesione. Se la situazione appare più critica è sempre possibile consultare un Centro Antiveleni descrivendo circostanze dell’esposizione, segni e sintomi e si potrebbe valutare la necessità di una visita medica.