In Trentino, nel borgo di Mezzano di Primiero, festa grande dal 19 al 22 luglio con la Sagra dei Carmeni e la Festa del Carmenin. Tra sacro e profano, un appuntamento molto sentito dall’intera comunità e molto amato dai turisti che apprezzano in particolare le insolite “tenzoni” con le bocce e con gli asini.
DUE GIORNI DI FESTA E TRADIZIONI - Il nome non inganni: quella che si svolge puntualmente a metà luglio a Mezzano di Primiero, Borgo bello del Trentino nonché paese di Cataste&Canzei (le cataste artistiche di legna), è tutto fuorché la solita sagra. Niente abbuffate di musica e cibo, sebbene né udito né gusto saranno trascurati, ma una scorpacciata di devozione e tenzone. Se infatti la processione domenicale della Madonna del Carmine è ancora un momento solenne, sono le singolari sfide perpetuate nel tempo e puntualmente inserite nel calendario della Festa del Carmenin del lunedì ad attirare, animare e letteralmente coinvolgere un pubblico sempre nutrito. Dopo le anteprime musicali di venerdì 19 e sabato 20 in piazza Brolo, che prevedono un tributo rispettivamente a Elisa (Elisa Real Tribute) e ai Coldplay (Back to the Stars Coldplay Tribute Band), domenica 21 e lunedì 22 si entra nel clou del tradizionale appuntamento popolare.
SACRO, PROFANO E GRANDE MERCATO - Il 21 luglio in occasione della Sagra dei Carmeni, decine di bancarelle invadono le vie del paese per il tradizionale mercato. Sempre lungo i vicoli e nelle piazze, fin dal mattino giochi e intrattenimenti itineranti per i bambini e i ragazzi. In parrocchia, Santa Messa solenne alle 10.30 e Pesca dei Carmeni per tutto il giorno in oratorio. Per il pranzo, distribuzione delle tipiche trippe presso la sede degli Alpini. Nel pomeriggio, infine, alle 17, l’attesissima processione della Madonna del Carmine a cui è dedicata la festività. Come da tradizione, la statua della Vergine sarà portata a spalle dai coscritti dei 18 anni, agghindati in tunica celeste, al seguito del sindaco e due assessori, che aprono il corteo con il crocifisso e le lampade.
SFIDA A BOCCE E PALIO CON GLI ASINI - Lunedì 22 tocca poi alla Festa (di nome e di fatto) del Carmenin, a tutto svago e divertimento. L’evento clou, davvero insolito e particolare, è da sempre l’interminabile e combattutissima gara di bocce lungo i vicoli del paese tra Grisoni e Pranovi (le due contrade della località). Unica nel suo genere e dalla tradizione ormai centenaria, vede coinvolti giovani e adulti fin dalle 8 del mattino. A fare da campo diffuso sono le stesse vie e piazze che ospitano la trentina di cataste di legna del museo en plein air di Cataste&Canzèi, realizzate da noti artisti e da studenti di istituti d’arte trentini. A disposizione dei bambini torna quest’anno l’AsinoBus dei Dalaip dei Pape. Non mancano stand gastronomici e musica. La giornata e la festa si concludono infine in bellezza con il Palio dei Musati, sfilata di asini e fantini in rappresentanza dei Comuni del Primiero.
LE CATASTE DI LEGNO DIVENTANO OPERA D'ARTE - La due giorni di Festa è un'occasione particolarmente piacevole per scoprire la semplice magia di Mezzano di Primiero, che offre ai visitatori una straordinaria e inconsueta rassegna artistica en plein air: “Cataste e Canzei”, ovvero monumentali cataste di legna, realizzate da affermati artisti. Ecco allora la fisarmonica in tensione che pare una stella, la clessidra chiusa tra sole e luna a segnare il trascorrere del tempo e la grande parete che ricorda l’alluvione che colpì il paese nel 1966… E ancora, gli uomini intenti a tagliare l’albero e la catasta instabile che cede a un coreografico crollo. In tutto una trentina di cataste artistiche già sparse per il paese, a cui se ne aggiungono di nuove, di anno in anno. Mezzano ha fatto del ritorno alla natura e alle radici la propria battaglia, non solo con scelte consapevoli e responsabili, ma anche con l’appassionata realizzazione di altri cinque itinerari che si affiancano a quelli delle cataste artistiche, dedicati rispettivamente all’acqua, agli orti, alle architetture, ai dipinti murali e alle antiche iscrizioni. Il passato altrove dimenticato, legato a doppio nodo alla ruralità montana, qui non si limita a sopravvivere, ma è vivo, si fa presente. Un museo unico en plein air, che si visita semplicemente passeggiando lungo diversi itinerari a tema, ben segnalati con una chiara ed accattivante segnaletica.
Per maggiori informazioni: www.mezzanoromantica.it