"Venti di folk" festeggia e racconta, dal 24 al 26 luglio a Loano (SV), i vent’anni del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana. Un traguardo importante per un premio e un festival che promuovono e valorizzano la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana. Un’edizione di festeggiamenti con le proiezioni di due film documentari in esclusiva per rendere omaggio a Giovanna Marini e Alan Lomax, i concerti dei vincitori dei premi per i migliori album del 2023, Peppe Voltarelli e Hiram Salsano.
A inaugurare la prima giornata del Premio mercoledì 24 luglio è la presentazione del volume fotografico "RiGenerazioni", dedicato ai 20 anni del Premio, con la presenza dei fotografi Martin Cervelli e Silvio Massolo, del primo direttore artistico del Premio John Vignola e di Jacopo Tomatis. A seguire il documentario "Dai paesi alla città. Giovanna Marini e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio", diretto nel 2009 da Andrea Serafini e dedicato dal Premio Loano alla grande musicista e didatta, recentemente scomparsa. Il film è visibile a ciclo continuo sempre nella Biblioteca civica, insieme a un altro documentario in esclusiva: "Sulle tracce di Alan Lomax in Monferrato" (1954-2024), di Flavio Giacchero e Luca Percivalle. Dalle 21:00 è protagonista la musica dal vivo con numerosi appuntamenti diffusi sul territorio di Loano. La banda dell’Associazione Musicale “S.M. Immacolata” APS - tra le più rappresentative realtà musicali della Liguria – esegue i brani della grande tradizione bandistica italiana per le vie del centro storico. Alle 21:30 il palco in Orto Maccagli sul Lungomare si anima con un vecchio amico del Premio, Mario Incudine, che propone una selezione del suo vastissimo repertorio di canzoni siciliane, d’autore e tradizionali, insieme al polistrumentista Antonio Vasta e alle percussioni di Pino Ricosta. In Piazza Rocca, per gli amanti del balfolk una delle più accreditate formazioni della Liguria: Ponente Folk Legacy, ovvero Davide Baglietto, Emmanuel Biamonti e Luca Schiappacasse.
Giovedì 25 luglio sul palco in Piazza Italia, dalle 21:30, salgono i vincitori di questa edizione: Hiram Salsano e Peppe Voltarelli. Hiram Salsano, giovane cantante campana (Premio Giovani 2023), presenta il suo primo album "Bucolica", progetto musicale che unisce le tradizioni agropastorali con invenzioni contemporanee. L’album è inserito tra i primi dieci dischi della Transglobal World Music Chart e fra i primi venti della World Music Charts Europa e ha meritato il Premio Blogfoolk Choice 2023. La serata prosegue con Peppe Voltarelli, cantante, autore di canzoni, scrittore e attore, che presenterà" La grande corsa verso Lupionòpolis", miglior disco del 2023 per la giuria del Premio Loano.
Apre l’ultima giornata del festival, venerdì 26 luglio nel Giardino del Principe (ore 18), l’appuntamento con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2024 (nato dalla fusione del Premio Realtà culturale e Premio alla Carriera) assegnato a musicisti o realtà e operatori culturali che si sono distinti nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Vincitrice di questa edizione è Anna Lomax Wood, protagonista di un incontro pomeridiano insieme all’etnomusicologo Sergio Bonanzinga dell’Università di Palermo, in collaborazione con il Centro Studi Alan Lomax (Museo Pasqualino, Palermo). Conducono Ciro De Rosa e Jacopo Tomatis. Infine chiude l’edizione 2024 la produzione originale del Premio Loano "Venticinquemila miglia. Il viaggio italiano di Alan Lomax, 70 anni dopo" che vuole rileggere i materiali raccolti da Lomax e Carpitella nella contemporaneità. Le registrazioni sono state affidate a una all-star di musicisti folk, tutti insieme sullo stesso palco per un’occasione speciale e irripetibile. La rilettura in musica del viaggio di Lomax non può che partire dalla Liguria con la Compagnia Sacco, espressione polivocale della vivace vita musicale della località imperiese attiva dal 1926, che entusiasmò lo studioso americano. Salendo verso nord si arriva alla Valle d’Aosta con i Trouveur Valdotèn, per poi scalare le Alpi fino ai crinali dell’Appennino tosco-emiliano per incontrare l’organetto di Riccardo Tesi e la voce e la chitarra di Maurizio Geri. Si prosegue verso est, dal Veneto Roberto Tombesi (Calicanto), dalla Romagna Stefano "Ciuma" Delvecchio (Bevano Est) accompagnato dalla figlia Adele Delvecchio. Dalla dorsale montana verso meridione, attraversando Umbria, Abruzzo e Lazio con l’organettista Alessandro D’Alessandro, il polistrumentista Giuseppe Moffa, il percussionista Andrea Piccioni e la cantante Gabriella Aiello. Arrivando al Sud, tra Sicilia (dove il viaggio di Lomax ebbe inizio), Puglia, Calabria e Campania (dove il viaggio terminò nel 1955), l’itinerario si ricrea con un formidabile complesso transgenerazionale con la cantante e polistrumentista salentina Rachele Andrioli, il cantante e polistrumentista campano Nando Citarella, il calabrese Peppe Voltarelli e il cantante e cuntatore siciliano Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta e dall’etnomusicologo Sergio Bonanzinga, uno degli studiosi cruciali per la valorizzazione contemporanea dell’eredità italiana di Lomax, attraverso l’attività del Centro Studi Alan Lomax di Palermo. Manca la Sardegna, dove Lomax non arrivò, ma che ha incluso comunque nei suoi dischi. È dunque con la voce di Elena Ledda che meglio rappresenta la relazione tra passato e presente della musica dell'isola sonante che si chiude il lungo viaggio in musica del Premio Loano.