In Nepal una frana ha travolto due autobus che attraversavano un'autostrada, trascinandoli in un fiume in piena, il Trishuli. Si contano oltre 60 dispersi. Finora i sopravvissuti sono tre persone, in salvo nuotando fino a riva. Le operazioni di recupero sono difficili a causa della pioggia incessante. Anche raggiungere la zona non è semplice: diverse frane infatti bloccano tratti del percorso.
Quando sono stati travolti nei pressi di Simaltal, circa 120 chilometri a ovest di Kathmandu, gli automezzi si trovavano sull'autostrada chiave che collega la capitale alle zone meridionali del Nepal. Secondo quanto riferito, un autobus aveva 24 persone a bordo mentre il secondo 42, ma altre persone potrebbero essere salite sui mezzi durante il viaggio, per cui non si conosce ancora il numero esatto dei dispersi.
Dopo diverse ore di ricerca, i soccorritori e le forze di sicurezza arrivate non hanno ancora trovato alcuna traccia dei due mezzi.
I fiumi del Nepal sono generalmente molto rapidi a causa del terreno montuoso. Si pensa dunque che i veicoli siano stati sommersi e trascinati a valle nel fiume Trishuli. La stagione dei monsoni, iniziata a giugno, ha portato forti piogge, che hanno gonfiato i fiumi e reso le loro acque di colore marrone torbido: una situazione che complica ulteriormente l'individuazione dei rottami. Inoltre, in questa stagione frequentemente si innescano frane nel Paese himalayano, coperto per la maggior parte da montagne.
Nei giorni precedenti a questo incidente, un'altra frana aveva seppellito una capanna e ucciso una famiglia di sette persone vicino a una città molto frequentata dai turisti, Pokhara. La famiglia è stata sorpresa nel sonno. La frana ha schiacciato la capanna e danneggiato altre tre case vicine. Il primo ministro nepalese, Pushpa Kamal Dahal, ha manifestato il suo sconforto per le notizie e ha espresso preoccupazione per le recenti inondazioni e frane. In un post su X ha cercato di rassicurare la popolazione, dicendo che diverse agenzie governative stanno cercando i dispersi.