Novità in vista

Arriva il primo avatar che risponde al 112 nella lingua dei segni

Il software made in Italy potrà dare aiuto ai non udenti permettendogli di accedere ai servizi di prima necessità 

© -afp

È pronta a partire la prima sperimentazione dell’avatar capace di rispondere alle richieste di emergenza nella lingua dei segni

L’interprete virtuale intende fornire un aiuto immediato alle persone non udenti rendendole più autonome e indipendenti. Basterà chiamare l'800 800 112 per ricevere il link sul proprio smartphone e visualizzare l'assistente virtuale. Con la Lingua Italiana dei Segni (Lis) l’assistente chiederà quale è l'emergenza attraverso una serie di icone cliccabili dall'utente.
Una volta compreso il tipo di emergenza, l'avatar passerà poi le informazioni a un operatore in carne e ossa.

Il progetto made in Italy

Si tratta di un’iniziativa totalmente italiana che nasce da una challenge della città di Torino che, insieme al servizio Nue 112 del Piemonte ha offerto alle aziende italiane l'opportunità di co-finanziare il progetto.
Sono le l'azienda senese QuestIt e la torinese Regola che hanno realizzato il progetto mentre la sperimentazione è affidata alla Casa delle Tecnologie Emergenti (Cte Next) di Torino, finanziata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
"Torino ha posto al centro l'innovazione, intesa come sperimentazione di nuove soluzioni che migliorino la qualità della vita", sottolinea Chiara Foglietta, assessore alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti. "Per questo, con Cte Next, abbiamo deciso di supportare tecnologie emergenti che portino dei risultati concreti per la cittadinanza".
Non solo 112 
Il servizio potrà essere usato su qualsiasi tipo di smartphone e sarà disponibile anche per altri servizi come centrali di polizia municipale e vigili del fuoco. L’avatar è integrabile in tutti i sistemi che equipaggiano le centrali operative di assistenza e soccorso.
Il Ceo di QuestIt Ernesto Di Iorio ha sottolineato come "Con l'avatar abbiamo un obiettivo chiaro e preciso, ovvero potenziare l'accessibilità digitale per offrire l'opportunità ai cittadini sordi di accedere in maniera autonoma e immediata a servizi di prima necessità" mentre Massimiliano Palma, ceo di Regola, l’altra azienda coinvolta nel progetto, evidenzia come “si potrà usare lo smartphone per ricevere domande e istruzioni dai soccorritori in Lis anche senza bisogno di un interprete” precisando inoltre "che sarà possibile visualizzare il gemello virtuale sulla piattaforma solo dopo aver chiamato il numero di riferimento e aver ricevuto il link".

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