Canoni estetici

Bellezza femminile: Paese che vai, stereotipo che trovi

I canoni estetici sono diversi a seconda delle culture, ma l’attenzione è sempre puntata sul volto e sul corpo della donna

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Paese che vai, bellezza che trovi: i canoni di bellezza e i modelli a cui tutti, uomini e donne cercano di adeguarsi, variano a seconda delle epoche e delle culture.  I social media e la globalizzazione hanno moltiplicato i modelli di riferimento, ma allo stesso tempo hanno mostrato che non esiste un solo modo di essere belle o belli, in ogni Paese tendono ad affermarsi canoni estetici anche piuttosto differenti uno dall’altro, ragion per cui sembra esserci spazio perché ogni corpo, con le sue particolarità e anche con le sue imperfezioni, possa raccontare la sua storia.

PAESE CHE VAI, BELLEZZA CHE TROVI - Come deve essere una donna, perché in questi casi è soprattutto la bellezza femminile ad essere in primo piano, per essere considerata bella nei diversi Paesi del mondo? Tralasciamo l’Europa, i cui modelli estetici ci sono familiari, dalle bellezze algide e androgine dei Paesi del Nord, allo spirito effervescente tipicamente francese, fino alla bellezza mediterranea apprezzata in Spagna, e diamo uno sguardo ai modelli più ammirati in Asia, in Africa e in America Latina.

- In Oriente sono apprezzate le donne dalla figura sottile e slanciata, con il volto a V e i lineamenti delicati. Questi tratti sono molto ricercati soprattutto in Corea del Sud, uno dei Paesi leader nella cosmetica e cura della pelle, e in Vietnam: qui le ragazze considerate più belle hanno l’incarnato chiaro, il naso piccolo, gli occhi grandi e le labbra sottili o a forma di cuore, capelli scuri e setosi. Anche in Giappone gli standard di bellezza richiedono un corpo sottile con le curve non troppo accentuate, carnagione chiara e aspetto innocente. L'India, invece, con la sua numerosissima popolazione e la grande varietà di culture, è portatrice di modelli di bellezza piuttosto variegati, anche se tendono a prevalere i canoni estetici imposti da Bollywood, per i quali una bella donna deve avere carnagione olivastra, capelli scuri, lunghi e voluminosi, il volto rotondo e gli occhi grandi, con sopracciglia perfette e labbra carnose. I corpi più apprezzati sono snelli, con curve naturali.

- America Latina - Gli ideali di bellezza latino-americani sono piuttosto diversi da Paese a Paese. Se in Brasile sono molto apprezzate le donne dal corpo forte, sano e formoso, meglio se con la vita sottile, accompagnato da un bel volto dal grande sorriso e dalla carnagione abbronzata, la popolazione argentina, invece, è molto orgogliosa delle proprie origini europee e quindi cerca una bellezza simile ai modelli europei, con carnagione chiara, figura snella, curve giuste. In Colombia si apprezzano invece le donne alte, bionde e con gli occhi chiari, meglio se con glutei e gambe toniche e la vita sottile. Corpi snelli e sinuosi sono apprezzati anche in Messico, dove una bella donna deve avere zigomi prominenti, labbra carnose e un volto che esprima personalità.

- Turchia – Le figure procaci e dalle curve morbide vanno forte anche in Turchia, con modelli di bellezza che si sono diffusi in tutto il mondo grazie al successo di molte soap opera realizzate in quel Paese. Le donne turche considerate più belle hanno gli occhi chiari (nocciola, verdi o azzurri), le labbra carnose, la carnagione olivastra e i corpi tonici e formosi.

- Africa - Il Sudafrica, con il suo spirito multiculturale, apprezza e ammira tutti i colori di carnagione. In generale sono preferite i volti con gli occhi grandi e le labbra carnose, e le silhouettes formose.  In Nigeria una bella donna deve avere le curve giuste e una ragazza formosa è più ammirata di una magra. Grande attenzione è riservata alla cura della pelle dato che, secondo Business Insider Africa, le giovani nigeriane di età compresa tra i 18 e i 25 anni sono quelle che dedicano più tempo alla propria bellezza e all'estetica in tutto il continente.

VIVERE E AMARE IL PROPRIO CORPO - Ogni cultura esprime dunque un proprio canone di bellezza, e così ha fatto in ogni epoca della storia, tanto che la trasformazione di questi modelli è oggetto di studio da parte di storici e antropologi, e documentato dai modi differenti in cui la donna è ritratta nelle opere d’arte: la kore greca, dalle forme perfette, si è evoluta fino a trasformarsi nelle floride figure femminili rinascimentali, fino al ritorno a canoni più longilinei dei ritratti del Novecento e, in tempi odierni, all’affermazione dei corpi asciutti imposti dalle modelle di successo, la cui figura è adatta a far risaltare più gli abiti rispetto a chi li indossa. La mutevolezza e la quantità di modelli a cui ispirarsi nel costruire il proprio ideale di bellezza e con cui confrontarci quando vogliamo migliorare noi stessi, dovrebbe però farci capire che ogni corpo può e deve raccontare la propria storia, senza sentirsi “sbagliato” se non si adegua perfettamente agli stereotipi predominanti di quello specifico momento. Anche i social media, nonostante le frequenti e nefaste campagne di odio, sono portatori di alcuni spiragli di cambiamento, grazie a esempi sempre più numerosi di body positivity, nei quali molte donne possono riconoscersi e sentirsi meno sole: dai successi sanremesi di BigMama alle forme morbide di Nicola Coughlan, interprete di Penelope Featherington nella terza serie di Bridgerton, la quale ha accettato persino essere protagonista di una scena di nudo.