Non avrebbero allacciato correttamente il seggiolino sul quale viaggiava il figlio: un errore fatale, che è costato la vita ad Amir, di soli due anni e 4 mesi, nell'incidente avvenuto a Rimini cinque anni fa. Ora, dopo indagini e processi, i genitori del piccolo sono stati condannati dal Tribunale di Rimini, in primo grado, a 10 mesi e 20 giorni di reclusione per omicidio stradale. L'auto dei genitori si scontrò con quella di una giovane automobilista riminese, condannata a un anno e 4 mesi.
La sentenza - L'incidente avvenne il 19 marzo del 2019, l'auto dei genitori si scontrò con quella di una giovane automobilista riminese. Per i genitori e l'automobilista, la pena è sospesa. Ma il tribunale di Rimini, sulla base di sentenze della Cassazione, ha comunque ritenuto tutte e tre le persone finite alla sbarra colpevoli per la morte del bambino di due anni. Nello specifico, ai genitori è stata riconosciuta la responsabilità di non avere assicurato correttamente il figlioletto al seggiolino su cui il bambino si trovava nel sedile posteriore della vettura al momento dello schianto. Questo, sempre secondo il Tribunale, avrebbe quindi determinato il suo spostamento in avanti al momento del tragico impatto con l’altra macchina che sopraggiungeva dal senso opposto di via Coriano.
L'incidente - Dunque, il 19 marzo 2019 avviene il frontale: la Golf grigia con a bordo la famiglia è sul lato della strada con il muso totalmente schiacciato e il paraurti a qualche metro di distanza. Accanto una Fiat Punto bianca, che presenta il cofano sollevato. Il motore sarebbe addirittura volato via. Pompieri, infermieri e medici lavorano senza sosta per cercare di salvare i tre adulti e il bambino, ma le condizioni sono talmente gravi che interviene anche un elisoccorso. Il bimbo viene trasportato all'ospedale di Cesena in condizioni disperate. Tre giorni dopo, il quadro clinico del piccolo precipita per via delle gravissime lesioni riportate.
La battaglia giudiziaria - I genitori di Amir tuttavia hanno sempre rigettato ogni accusa, sostenendo di non aver commesso alcuna disattenzione e allacciando correttamente il seggiolino del proprio bambino. I loro legali hanno già annunciato che faranno appello alla sentenza di condanna nei confronti dei loro assistiti.