E' stato identificato il corpo ritrovato a oltre 6.400 metri sul monte Huascaràn in Perù: si tratta dell'alpinista americano di origini slovene William Stampfl. L'uomo aveva 59 anni quando nel giugno 2002 era scomparso dopo che una valanga aveva travolto la sua spedizione. Il cadavere era disidratato e mummificato dalle basse temperature. Il clima rigido delle Ande ha preservato scarponi, imbragature e vestiti, all’interno dei quali le autorità hanno trovato il passaporto dell'uomo.
Il corpo dell’alpinista è emerso in seguito allo scioglimento dei ghiacciai causato dai cambiamenti climatici che hanno esposto il cadavere all'aria. Si tratta di un fenomeno che sta colpendo fortemente il Perù. Il Paese sudamericano, a causa del mutamento climatico, ha perso più della metà della sua superficie glaciale negli ultimi sessant’anni. Le catene montuose del nord-est del Perù, che comprendono il monte Huascarán, cima più alta del Paese con i suoi 6.757 metri, sono destinazioni diffuse tra gli alpinisti di tutto il mondo.
A maggio il cadavere di un alpinista israeliano era stato rinvenuto nella stessa regione dopo che era scomparso da un mese. A inizio giugno è stata la volta del ritrovamento del corpo senza vita di Tomas Franchini, 35enne esperto alpinista e guida alpina di Madonna di Campiglio, del quale si erano perse le tracce dopo essere precipitato dalla parete nord est del Cashan.