SULLA COVER HYPE

Emma a GQ: “Il mio corpo non è perfetto, ma è bello perché reale”

L’artista pugliese racconta la sua battaglia contro l’odio online e la sua voglia di divertirsi: "Una voglia matta"

© Gq

Protagonista della nuova cover Hype di GQ Emma si racconta senza filtri: “Il mio corpo non è perfetto, ma è bello perché reale”, spiega in un lunga intervista la cantante pugliese, che, al netto di una carriera piena di trionfi, successi, ma anche momenti difficili, a 40 anni compiuti da poco, ammette di aver trovato una pace interiore e una consapevolezza totalmente nuove, in una parola più leggerezza. "Che non significa frivolezza o superficialità, sia ben chiaro", dice, sottolineando: "La leggerezza è una cosa serissima, la puoi imparare veramente solo in età adulta" e ammettendo di avere voglia di divertirsi: "Ma proprio una voglia matta".
 

I "no" che fanno la differenza -

  Che poi divertirsi per Emma significa fare quello che fa da 15 anni e farlo con impegno e dedizione, magari con qualche "no" in più: "Ho imparato a dire di no quando serve un no, ad arrabbiarmi ancora di più per le cose importanti, ma anche a ridere dei miei difetti, a renderli proprio palesi. I miei amici lo sanno, in certe situazioni posso essere davvero una pagliaccia. Per il resto, io sono una tipa concreta: faccio quello che faccio da 15 anni, lavoro più duramente che posso e mi sento grata ogni giorno di poter ancora continuare a fare questo mestiere...". Un mestiere che ha dimostrato di saper fare bene.

L'odio online e il body shaming -

  Qualche "no" soprattutto in quelle che restano le battaglie che Emma combatte da anni, prima fra tutte quella contro l'odio online, di cui è ancora spesso vittima: "Se soffro ancora davanti a certi commenti che leggo sui social? Sì, assolutamente, ma non per il motivo che alcuni potrebbero pensare. Io mi arrabbio non per me stessa, per il cosiddetto body shaming che fanno a me, ma perché penso a chi legge quei commenti, a quei ragazzi e a quelle ragazze che magari stanno soffrendo per il proprio corpo, e che davanti a tutto questo odio gratuito rischiano di abbattersi, di ammalarsi. Conosco troppe persone che sono finite male, ed è per loro, per le loro famiglie che non smetterò mai di rispondere a questi odiatori seriali. Davanti a tutta questa cattiveria l’unica soluzione è alzare la testa e contrattaccare. A me puoi dire tutto, che sono brutta, che sono grassa, che ho la pancia, che ho le gambe grosse, non me ne frega niente. Io mi vedo davanti allo specchio, so chi sono, conosco il mio vissuto e sì, mi piaccio. Sono una donna di 40 anni che ha sconfitto tre tumori e questo è il corpo che le mie battaglie mi hanno lasciato. Magari non sarà perfetto, ma è bello proprio perché è reale. Quindi che mi dicano pure quello che vogliono, non mi fa né caldo né freddo, ma alla mia gente no, i miei fan non me li devono toccare, non si devono permettere di ferirli con i loro commenti idioti".

Tra passato, presente e futuro -

  E se il passato non sempre felice, fatto, oltre che di body shaming anche di malattia e lutti (quello dolorosissimo dopo la morte di suo padre nel settembre 2022) non si cancella, il presente e il futuro sono più brillanti che mai per Emma, che si prepara ad un'estate di grandi festival e si gode i successi degli ultimi mesi in cui è stata protagonista indiscussa di quel nuovo pop italiano all'apice del suo slancio musicale: "Finalmente abbiamo smesso di preoccuparci della questione dei generi musicali, che per quanto mi riguarda è solo un’etichetta per aiutare l’ascoltatore a capire cosa gli può piacere: adesso il pop si mischia al rap, alla trap, il rock pure, e da questi incontri possono nascere cose nuove, cose belle. Era ora".

Intanto i suoi brani sono i nuovi tormentoni dell'estate, da "Apnea" portato al Festival di Sanremo, al nuovo singolo "Femme Fatale" e poi "Ho voglia di te" con Jvli e Olly mentre sta lavorando al secondo capitolo di "Souvenir", in arrivo entro la fine dell'anno e si prepara al tour nei palazzetti in partenza in autunno.
 

"Souvenir" -

 In quanto alla consapevolezza raggiunta Emma aveva dimostrato tutta la sua resilienza e il suo coraggio proprio con "Souvenir", il suo settimo album di inediti in studio, nel quale si era presentata con una veste nuova. "Questo disco arriva dopo tanti finali importanti della mia vita", aveva spiegato. "Tanti finali miei personali, tra cui quello più enorme, quello più catartico, la morte di mio padre. Però quando pensi che tutto sia finito, in realtà forse non è finito proprio niente. Puoi ancora trovare il coraggio per fare le cose anche senza più la paura di perdere". Paura che appartiene a fasi lasciate alle spalle che però l'hanno messa a dura prova. "Ho passato momenti dove ho vacillato parecchio, dove ho dubitato anche su quanto veramente fossi all'altezza di fare questo mestiere...questo disco mi ha aiutato a credere di più in me stessa". 

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