UNDICESIMA EDIZIONE

Kappa FuturFestival: un concentrato di energia, inclusività ed estrosità

Tre giorni in cui l'elettronica ha conquistato Torino

© Ufficio stampa

Dal 5 al 7 luglio 2024 si è tenuta a Torino l'undicesima edizione del Kappa FuturFestival, uno dei più famosi e partecipati eventi internazionali di musica elettronica. 3 giorni di musica e progetti socioculturali, 5 palchi disposti all’interno di una delle location più caratteristiche di Torino: il Parco Dora. E tanta tanta musica da ballare per le migliaia di persone (oltre 100mila) che si sono riversate tra le infrastrutture e gli ex stabilimenti industriali con ambientazione cyber punk, per onorare una lunga lista di dj e producer arrivati da circa 150 nazioni, che hanno intrattenuto il pubblico con 36 ore di musica ininterrotta.

Venerdì 5 luglio si sono aperte le danze, con una giornata calda ma nuvolosa, e da mezzogiorno a mezzanotte la gente non ha più smesso di ballare. Così come è successo per gli altri due giorni del Festival. 

Un pubblico colorato, con outfit articolati e pensati per risultare più futuristici ed eccentrici possibile, che si è mosso tra la sabbia e il cemento all’insegna del movimento e della fratellanza. 

Perché sì, la musica è questo, ma la techno e l’edm a loro modo esprimono ancor di più questi concetti. Positività, amore, libertà. 

La line up del 5 ha vantato di big come Skrillex, Nina Kraviz, Tiësto, Anyma e Nicola Gavino (giusto per citarne alcuni) ed ogni palco è stato invaso, con una perfetta distinzione dei generi e un’eccellente insonorizzazione tra uno spazio e l’altro. 

Un labirinto di techno, dubstep, tech-house, dance, acid, psy-trance, dnb e hardstyle in cui perdersi. 

Bancarelle numerose adibite alla vendita di cibo, bevande e merch, al top up dei propri braccialetti per l’acquisto, dei chilometri di fibra ottica per una comunicazione dati tra palchi e regie super efficiente. Oltre al sistema cashless estremamente funzionale a molto altro. Tanta sicurezza e tanti infermieri, ma anche parecchia sensibilizzazione: tra tutti una menzione va ai vari info point sulle sostanze stupefacenti  utili per effettuare drug/alcol test.  

Insomma, non solo un festival, ma un universo in cui poter anche ammirare vere e proprie opere d’arte. Sono stati numerosi gli artisti che hanno realizzato grafiche sensazionali e installazioni video artistiche in linea col concept dell’evento. Spesso proiettate e mostrate sui grandi schermi dietro le console e vicino agli stage, hanno reso le performance dei dj ancora più coinvolgenti e spettacolari. 

Forse, un punto a sfavore sono stati gli effetti speciali, il sound di certe esibizioni e i costi. Compensati però da un'organizzazione a dir poco impeccabile e da atmosfere da festival americani. Un successo insomma, annunciato, numero da record e tanto tanto divertimento trasversale, perché quello che conta è... che la gente si è un sacco divertita. 


Samuele Sala