"Salveremo la democrazia"

Usa 2024, Biden ribadisce: "Corro per la Casa Bianca e batterò Trump"

Le rassicurazioni che però non tranquillizzano: 168 manager e finanziatori gli chiedono di lasciare e lui inciampa su Kamala Harris

Il duello tv con Donald Trump "non è stata la mia migliore performance. Da allora ci sono state molte speculazioni. La mia risposta è: "corro per la presidenza e vincerò ancora". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden a Madison, in Wisconsin. "Resto in corsa e batterò Trump", ha ribadito. Biden si è quindi detto sicuro di poter servire come presidente altri quattro anni e si è impegnato ad affrontare il tycoon in un altro faccia a faccia televisivo. "Sono la persona più qualificata per la presidenza", ha aggiunto. Rassicurazioni che non hanno convinto i democratici, visto che poi ha dichiarato "sono orgoglioso di essere la prima vicepresidente nera". Una frase non passata di certo inosservata, il presidente è apparso confuso, ma è poi diventato chiaro che si riferiva a Kamala Harris.

"Se fossi troppo anziano non avrei creato più di 15 milioni di posti di lavoro. Salveremo la democrazia", ha aggiunto Biden nel corso di un evento a Madison, in Wisconsin, uno degli Stati chiave per la conquista della Casa Bianca. "Sono in Wisconsin per un motivo: è perché vinceremo in Wisconsin. E vi dico come faremo: difenderemo le donne e i diritti al voto".

"Il dibattito non è stata una delle mie migliori performance e da quel momento ci sono state molte speculazioni su cosa farà Joe. La mia risposta è: corro e vincerò ancora - ha messo in evidenza Biden -. Sono il candidato perché milioni di americani hanno votato per me. Voglio essere chiaro: resto in corsa per battere Donald Trump".

Biden: "Faccio un test neurologico completo ogni giorno" -

 "Non correrei se non credessi di poterlo fare", ha quindi aggiunto il presidente nel corso di un'intervista a Abc, sottolineando di sottoporsi regolarmente a controlli medici. A chi gli chiedeva se si sottoporrebbe a un test cognitivo e neurologico per poi diffondere pubblicamente i risultati, Biden ha risposto: "Ho un test neurologico completo ogni giorno".

Rassicurazioni che però non tranquillizzano. In senato il democratico Mark Warner sta creando un gruppo di liberal per chiedere il passo indietro di Biden. La governatrice del Massachusetts, Maura Healey lo ha invitato a "valutare attentamente" la candidatura alla rielezione.

Sul fronte dei donatori le cose non vanno meglio. Dopo il co-fondatore di Netflix Reed Hastings, che negli anni ha donato oltre 20 milioni di dollari al partito democratico, l'emorragia di fondi sembra infatti non fermarsi. Abigail E. Disney, cineasta erede della famiglia reale dell'intrattenimento, ha avvertito che la campagna di Biden e i comitati che la sostengono "non riceveranno un altro centesimo da me fino a quando non stringeranno i denti e lo sostituiranno". "Biden è un brav'uomo che ha servito bene il suo Paese, ma la posta in gioco è troppo alta per consentire alla timidezza di determinare la nostra linea di condotta", ha attaccato la donatrice milionaria.

Quindi è arrivata la lettera alla Casa Bianca di 168 manager e finanziatori - tra i quali Christy Walton, la nuora del fondatore di Walmart, il miliardario investitore Mike Novogratz e il professore di Harvard Lawrence Lessing - che hanno chiesto "il ritiro della candidatura per il bene della nostra democrazia e del nostro Paese".

Come se non bastasse, secondo indiscrezioni dell'agenzia Bloomberg, tra gli alleati della Nato sta salendo un sentimento di insofferenza e frustrazione nei confronti dell'anziano commander-in-chief, oltre alla paura che un'America guidata da Trump non giovi ai rapporti transatlantici. "E' insostenibile", questa l'opinione sull'ostinazione di Biden diffusa a Bruxelles, dove funzionari europei e dell'Alleanza auspicano che il presidente americano faccia un passo indietro a favore di qualcuno che abbia maggiori chance di battere il tycoon e quindi preservare l'unità sull'Ucraina e sulla Nato.

L'ultima gaffe di Joe Biden -

 Seppur l'inquilino della Casa Bianca abbia cercato di rassicurare il popolo democratico sulle sue condizioni, il presidente è apparso ancora una volta confuso. "Sono orgoglioso di essere la prima vicepresidente nera", ha detto Biden. Una gaffe che non è passata di certo inosservata, nel corso della conferenza in Winsconsin, anche se poi è apparso chiaro il riferimento a Kamala Harris, entrata nella storia per essere stata la prima donna e la prima donna afroamericana a diventare vicepresidente degli Stati Uniti. Biden ha, infatti, proseguito dicendo: "Possiamo fare così tanto insieme, non c’è niente che possa ostacolarci. Questi sono gli Stati Uniti d’America".

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