Se lo immaginate come un alleato solo in cucina, rischiate di perdere metà del cielo. Parmigiano Reggiano, grazie infatti alle varie declinazioni che i suoi tre ingredienti (latte, sale e caglio) riescono a ottenere grazie alle varietà delle razze bovine, alle differenti stagionature e ai prodotti certificati, è anche un “compagno di bevute”, capace di abbinarsi con disinvoltura a vini, distillati e cocktail. A confermarlo anche il ritorno del Consorzio del Parmigiano Reggiano alla terza edizione del World Aperitivo Day e alla seconda edizione dell’Aperitivo Festival, tenutosi a Milano a fine maggio.
Le regole base del pairing -
Quando si parla di abbinamenti, la differenza la fanno in primis le stagionature. Le stagionature più giovani (12-19 mesi), che si caratterizzano per sentori delicati di latte fresco, yogurt, burro, sono ottime per un pairing con le bollicine o con vini fermi non troppo corposi. Si abbinano perfettamente anche a cocktail non troppo alcolici. Quelle più importanti, anche oltre i 36 mesi, possono accompagnare invece vini e distillati da meditazione.
Parmigiano Reggiano all’Aperitivo Festival -
Alla tre giorni milanese la Dop ha portato sul palco il perfetto “matrimonio all’italiana”, ovvero una serie di degustazioni guidate in collaborazione con il Consorzio di tutela del Franciacorta, che ha permesso di mettere in mostra l’estrema versatilità delle varie stagionature del prodotto in abbinamento alla DOCG bresciana. Ma il Parmigiano Reggiano non si sposa solo con le “bollicine”. Attraverso gli eventi targati “Aperitivo Around The World”, infatti, i mixologist hanno mostrato come le diverse tipologie e stagionature della Dop si abbinino alla perfezione con cocktail e distillati.
Il matrimonio con distillati e cocktail -
Per la sua complessità di aromi e struttura, la Dop infatti non è solo il partner ideale per un calice da aperitivo, ma anche per abbinamenti più arditi. Si va infatti dai whisky scozzesi d’eccellenza alla tequila, passando per l’estremo Oriente, con un abbinamento imprevedibile ma di grande successo, ovvero quello con il sakè giapponese.
Per chi ama invece i cocktail, una dimostrazione di come Parmigiano Reggiano possa essere un abbinamento ricercato e gustoso, l’ha data il barman Mirko Turconi durante l’ultima edizione di Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo e alle forme del latte. Turconi ha infatti elaborato un cocktail ideale per ogni stagionatura, creando un perfetto equilibrio e differenti esperienze di degustazione: quattro classici, uno per ogni stile aromatico (dry, sweet, sour e bitter), ognuno differente in base alle quattro stagionature del Parmigiano Reggiano scelte (12, 24, 40 e 60 mesi).
“Il Parmigiano Reggiano è un’icona del Made in Italy amata dai consumatori in Italia e all’estero, unica e inimitabile perché inscindibilmente legata al suo territorio e alla sua tradizione - ha spiegato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio -. Inoltre, la nostra Dop viene lavorata rispettando le regole di un rigido Disciplinare, per garantire a tutti un prodotto genuino, sano e artigianale. Tuttavia, se il Parmigiano Reggiano è un prodotto d’eccellenza così amato nel mondo, non è solo grazie alla sua bontà e salubrità: è anche perché è un ingrediente fondamentale in aperitivi, cene e in tutti quei momenti di condivisione e celebrazione trascorsi con la famiglia e con gli amici”.