"Porteremo i turisti con l'elicottero a Cogne", rimasta isolata e colpita dalla violenta ondata di maltempo abbattutasi nel Nord-Ovest. Lo ha annunciato il ministro Daniela Santanchè, giunta ad Aosta per fare il punto sui danni dopo l'alluvione. "È un'idea che farà bene alla Valle d'Aosta e alla comunità di Cogne. Il progetto lo abbiamo chiamato 'Cogne mette le ali'. Piuttosto che mettere le persone in cassa integrazione, chiudere le strutture alberghiere, chiudere la comunità, lavoreremo per far arrivare i turisti ad Aosta, prelevarli con l'elicottero e portarli a Cogne".
I turisti "dovranno naturalmente fermarsi per un periodo congruo: almeno quattro giorni in albergo oppure 15 giorni in seconda casa", ha precisato il ministro del Turismo.
Santanchè: "10 milioni per le imprese danneggiate in Valle d'Aosta" -
Il ministero del Turismo "è arrivato ad Aosta con 10 milioni di euro per sostenere tutti gli albergatori, le strutture extra-alberghiere, i ristoratori che hanno avuto danni diretti dall'alluvione dei giorni scorsi". Il messaggio da lanciare, ha aggiunto Santanchè, "è che la Valle d'Aosta è viva. La cosa che sta facendo più male a questa comunità è la narrazione che la fa sembrare come una Regione in ginocchio. Invece la Valle d'Aosta è in piedi ed è pronta ad accogliere tutti i turisti".
Estate a rischio, Cogne rimarrà isolata per almeno un mese -
L'ammirevole iniziativa, lanciata dalla ministra Santachè, però, dovrà fare i conti con il complesso scenario prospettato dal collega di governo, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci che, a proposito della strada regionale di Cogne, ha dichiarato: "Quella arteria importante e strategica temo non possa essere messa in sesto e resa percorribile nello spazio di un mese".
Alle parole di Musumeci si aggiungono anche quelle del presidente della Regione, Renzo Tostolin, che ha parlato di "danni ingenti, che nemmeno l'alluvione del 2000 aveva provocato", motivo per cui la stagione turistica estiva è seriamente a rischio. Scettico anche Andrea Celesia, albergatore ed ex assessore di Cogne: "Speriamo in un'apertura molto più veloce, aprire a metà agosto vorrebbe dire perdere il 90% dell'incasso". Sulla stessa linea anche Deborah Bionaz, assessore al turismo di Cogne: "I danni saranno enormi, stiamo cercando di capire come organizzarci".