DOPO LE INONDAZIONI

Maltempo, la Valle d'Aosta riparte tra fango e paura | Il messaggio ai turisti: "La Regione è accessibile"

"Siamo fiduciosi di poter salvare la stagione turistica", afferma il sindaco di Cogne, cittadina rimasta isolata a causa di una frana. Al lavoro per la ricostruzione anche Cervinia

La Valle d'Aosta si rialza e tenta di ripartire dopo la violenta ondata di maltempo che l'ha investita nel fine settimana. La giunta regionale "ha espresso vicinanza ai cittadini coinvolti" e "ha voluto rassicurare i turisti sull'agibilità delle località turistiche e sullo sforzo che sarà intrapreso per rendere accessibile la valle di Cogne nel minor tempo possibile". "Siamo fiduciosi di poter salvare la stagione turistica", afferma il sindaco di Cogne, cittadina rimasta isolata a causa di una frana.

Le criticità più rilevanti riguardano "la valle di Cogne che risulta isolata a causa dell'interruzione della strada, sul cui ripristino non è al momento possibile fare delle previsioni di breve periodo, e l'abitato di Breuil-Cervinia, fortemente danneggiato", si legge nel comunicato. "Per queste due situazioni sono state esaminate tutte le tematiche correlate all'emergenza: turismo, trasferimento e accoglienza degli ospiti, telecomunicazioni, presidio sanitario, trasporti, logistica, esigenze di studio e partecipazione agli esami di maturità, servizi primari (acquedotto e alimentazione elettrica), impatti sulle imprese, sui lavoratori e sulle attività agricole".

La situazione a Cogne -

 Cogne "è una località che vive di turismo e noi stiamo lavorando per trovare un sistema che ci consenta in breve tempo di portare a Cogne i nostri affezionati villeggianti", sottolinea il primo cittadino Franco Allera. Gravi i danni alle infrastrutture, in particolare alla strada regionale 47. "Nell mattinata di lunedì è ripresa l'evacuazione dei turisti in elicottero, con ancora 600 da portare a valle. Contiamo anche a breve di aprire una strada percorribile per Valnontey e di sistemare l'acquedotto".

La situazione a Cervinia -

 Tra il timore di nuove esondazioni del torrente Marmore e il fango da spalare, Cervinia è al lavoro per cercare di tornare alla normalità. Decine di persone, tra cui molti volontari, si sono mobilitate per ripulire i numerosi edifici invasi dal fango. Sono almeno una trentina gli esercizi commerciali (bar, ristoranti, negozi) che sono stati gravemente danneggiati. In alcuni condomini sono stati allagati gli scantinati in cui sono presenti i contatori e l'erogazione di energia elettrica è stata interrotta. Per ovviare al problema sono stati attivati dei generatori. Domenica sera il livello del Marmore è di nuovo salito a livelli di allerta e in paese si sono vissuti attimi di paura, prima che l'emergenza rientrasse. Per valutare lo stato del torrente, soprattutto in quota, sono previsti sorvoli dei tecnici con l'elicottero.

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