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Turismo, crescono le truffe online sulle prenotazioni: +6% in un anno | Ecco come difendersi

Continua a crescere il fenomeno delle truffe online nel settore turistico. Secondo la polizia postale, nel 2023 la crescita è stata del 6% sul 2022

© Ansa

Continua a crescere il fenomeno delle truffe online nel settore turistico. Secondo il Report 2023 delle attività della polizia postale e per la sicurezza cibernetica, nel 2023 si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita del 6% sul 2022 e un conseguente incremento del denaro sottratto, passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%).

Come difendersi dalla truffe -

 La Polizia Postale ha diffuso alcuni consigli per evitare di cadere vittime di frodi online. Per prima cosa bisogna sempre controllare l’indirizzo del sito web e verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. Non fare click su link sconosciuti dei quali non si è sicuri che provengano da un'azienda riconosciuta. È utile anche diffidare di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. È consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento. Non pagare mai con bonifico bancario, meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.

Prenotare, pagare e comunicare solo sulle piattaforme di prenotazione riconosciute per usufruire delle garanzie che mettono a disposizione. Un'ottima cosa è anche controllare le recensioni di altri ospiti per farsi un’idea più precisa della sistemazione che si vuole prenotare. A prenotazione effettuata è utile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo, e verificare eventuali necessità particolarmente importanti. Diverse piattaforme permettono agli utenti di segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna. 

L'identikit della vittima -

 Secondo il Report 2023 delle attività della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d'età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell'e-commerce. L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa.

Nel Regno Unito, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo (34%) non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato. In Spagna, la maggior parte dei Baby Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%) se si considera la Gen Z. Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65. In Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.

Anche se l’opinione comune è che i Baby Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò comporta un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d'età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.

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