Folla e commozione ai funerali di Thomas Luciani, il giovane ucciso a Pescara. Le drammatiche parole di Olga, la nonna della vittima: "Spero che la Tua assenza possa essere di monito ai tanti giovani qui presenti, che siano loro a cambiare questo mondo marcio e renderlo un posto migliore". Il richiamo dell'arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, nell'omelia: "Se avvengono questi fatti, se i ragazzi diventano ragazzi incontrollabili, io credo che ci sia una dimensione di responsabilità che tutti indistintamente dobbiamo assumerci". Intanto il parco "Baden Powell", dove domenica è stato assassinato il giovane, è stato chiuso per la presenza di troppi curiosi
Le parole della nonna -
"Desidero che comprendano l'importanza della famiglia e di quanto essa sia sempre un posto sicuro. Un luogo dove poter essere fragili, parlare delle proprie paure e delle proprie insicurezze; crescere e prepararsi alle asperità della vita".
"Il vuoto che resta lascia sgomenti me e tutte le persone che Ti vogliono bene, che sono oggi qui a ricordare il bimbo, il ragazzo, che eri e l'uomo che saresti stato. Perché sì, saresti stato un grande uomo ed io sarei stata fiera di Te, come lo sono sempre stata", ha proseguito la donna nella lettera letta in chiesa dal cugino Stefano.
Vescovo: "Responsabilità di tutti" -
"Mi sono capitati nella mia vita funerali difficili. I sette bambini scomparsi nel terremoto di San Giuliano di Puglia, ma anche questo funerale per me è molto difficile perché mi sono fatto un esame di coscienza. La responsabilità di un atto così violento, la responsabilità di una morte così precoce, 17 anni poco meno, chi se la porta addosso? Sicuramente voi direte che chi ha compiuto i gesti che non doveva compiere ma credo che sia il momento in cui dobbiamo riflettere su una assunzione di responsabilità.
Se avvengono questi fatti, se i ragazzi diventano ragazzi incontrollabili, io credo che ci sia una dimensione di responsabilità che tutti indistintamente dobbiamo assumerci. Non è il caso di puntarci il dito uno contro l'altro pensando che la responsabilità sia solo di una realtà, solo di una persona, solo di una situazione. L'assunzione di responsabilità è da parte di tutti noi: delle istituzioni, della scuola, delle famiglie, della chiesa, di tutti. Occorre un sussulto di responsabilità perché queste cose non sono giustificabili. Queste cose non sono comprensibili. Un sussulto di verità, un sussulto che fa cadere le armi dalle mani dei violenti, che fa cadere la nuova lebbra, che sta attanagliando la gioventù, la droga. Siamo qui per pregare per Christopher perché il Signore lo accolga tra le sue braccia per chiudere quelle ferite martoriate dalle coltellate. Siamo a pregare anche per chi ha inferto quelle coltellate perché si ravveda e comprenda e capisca".
"La città di Pescara si unisce nel dolore alla comunità di Rosciano, nel giorno dell'ultimo saluto a Christopher Thomas Luciani - ha detto Masci, come si legge sulla pagina Facebook del Comune -, sono certo di interpretare i sentimenti e le emozioni dell'intera collettività, attonita e incredula di fronte alla fine del giovane di Rosciano". "Fermarsi è doveroso, come testimonianza del cordoglio non solo della nostra città ma della nazione, in segno di rispetto per la famiglia e per gli amici di Christopher, e anche per riflettere in maniera profonda e responsabile su ciò che è accaduto".
Parco chiuso -
"Abbiamo preso questa decisione - spiega l'assessore ai Parchi del Comune di Pescara Gianni Santilli - per la continua e incessante presenza di persone e curiosi. Il viavai nelle ultime ore si era fatto crescente e per questo abbiamo deciso la chiusura per qualche giorno. Crediamo di riaprirlo entro un paio di giorni". Davanti all'ingresso, intanto, aumentano fiori, striscioni e bigliettini in ricordo del ragazzo.