IL COMPLEANNO

Sabrina Ferilli compie 60 anni: "Auguri a me, grazie di cuore"

L'attrice festeggia sui social con un video che ripercorre i 35 anni di carriera

© Instagram

"E tanto altro. Auguri a me, e grazie a voi. Di cuore". Sabrina Ferilli spegne 60 candeline e pubblica sui social un post con un video che ripercorre la sua carriera sulle note di "Senza fine" di Gino Paoli. E ci sono gli auguri dei personaggi del mondo dello spettacolo e di tantissima gente comune che da anni, più di 35, segue con affetto quella che è diventata una icona del cinema e della tv. Senso dell'umorismo, simpatia naturale, l'accento romano, la passione per la politica, da sempre fanno di lei una delle attrici più amate, capace di convogliare le simpatie e l'ammirazione di uomini e donne.

Gli inizi di Sabrina Ferilli -

 Sabrina Ferilli, che è nata a Fiano Romano il 28 giugno 1964, viene bocciata al provino per l'ammissione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Cinecittà ("Mi dissero che ero 'troppo italiana'...", spiegherà anni dopo), ma con tenacia comincia con le prime parti. Il debutto è con "Caramelle da uno sconosciuto" di Franco Ferrini del 1986, ma è Ferreri, scegliendola in "Diario di un vizio" nel '93, a scoprirla e Paolo Virzì a lanciarla definitivamente l'anno dopo in uno dei film ancora oggi più importanti della sua carriera, "La bella vita".

Dal cinema d'autore ai cinepanettoni -

 Il cinema d'autore la scopre - arrivano poi "Ferie d'agosto", "Vite strozzate", "Tu ridi" - ma poi dolorosamente l'abbandona. La Ferilli pecca, e tante volte ha denunciato l'anomalia tutta italiana almeno di qualche anno fa, di fare tv e questo agli autori non va. Il cinema allora diventa commedie che ne rafforzano la popolarità come i cinepanettoni di Neri Parenti ("Christmas in Love", "Natale a New York", "Natale a Beverly Hills", "Natale a Cortina"), "A ruota libera" di Vincenzo Salemme, "Eccezziunale veramente 2" di Carlo Vanzina. Tranne Virzì che torna a chiamarla per "Tutta la vita davanti" e Sorrentino appunto per "La grande bellezza".

La Ferilli e la tv -

 Tanta tv, un inizio felice a "Mai dire gol" nel 1996, lo stesso anno del Festival di Sanremo 1996 chiamata da Pippo Baudo e poi "La bella e la bestia" nel 2001 con Lucio Dalla e poi nel 2004 con Giorgio Panariello, ma sono soprattutto i personaggi della fiction televisiva che la raccontano. Serie popolari come "Commesse", come il ciclo delle tre donne in omaggio ad Anna Magnani, come la saga con Sofia Loren o Dalida, e poi ancora "Anna e i cinque", "Due imbroglioni e mezzo" con Claudio Bisio, "Caldo Criminale" con Gabriel Garko e l'ultima "Baciamo le mani".

Il teatro e Sabrina -

 Nell'eclettica carriera di Sabrina Ferilli c'è anche il teatro, cominciato al Sistina con "Alleluja brava gente" del '94 con la regia di Garinei e Giovannini e poi sempre nel teatro romano "Un paio d'ali" e "Rugantino" e da ultimo "La presidentessa", con la regia di Gigi Proietti.

La passione per la Roma -

 L'altra passione, per la Roma, la portò ad una scommessa storica: "Mi spoglio se vince lo scudetto". Correva l'anno 2001: arrivò la vittoria e pure lo striptease, davanti a 100 mila persone nel Circo Massimo...

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