Il messaggio su Facebook

Giorgia Meloni: "Modi violenti della sinistra, e c'è chi evoca piazzale Loreto"

Il presidente del Consiglio su premierato e autonomia: "Abbiamo promesso di cambiare le cose andremo avanti senza farci intimorire". Sulle riforme criticate dalla sinistra: "Occhetto 30 anni fa era più avanti della Schlein"

"Una parlamentare M5s ha evocato per me Loreto e la sinistra manda in giro liste di proscrizione: io penso che i modi violenti della sinistra siano una difesa disperata dello status quo, una difesa del privilegio che ha garantito alcuni a scapito della maggioranza degli italiani". Lo afferma il premier Giorgia Meloni su Facebook, parlando dell'approvazione del ddl Autonomia. "Noi abbiamo promesso di cambiare le cose andremo avanti senza farci intimorire sempre nell'interesse della nazione. "Noi siamo patrioti che sanno qual è il verso della bandiera quando si sventola e lavoriamo affinché tutti i cittadini abbiano gli stessi diritti". 

"Toni irresponsabili da guerra civile" -

 La Meloni ha parlato senza mezzi termini di un'opposizione irresponsabile. "Usa irresponsabili toni da guerra civile perché non ha argomenti nel merito, io penso che i toni violenti che usa la sinistra sull'autonomia ma anche su tutte le altre riforme non siano altro che una difesa disperata dello status quo", ha spiegato. 

"Ci accusano di voler spaccare l'Italia" -

 Giorgia Meloni non ci sta per l'opposizione definita "scomposta" sull'autonomia. "Ci accusano di voler spaccare l'Italia ma vale la pena di ricordare alcuni antefatti: l'idea di attribuire più autonomia non è un'invenzione del centrodestra e della sottoscritta ma un principio presente in Costituzione con il titolo V, riforma varata nel 2001 approvata a colpi di maggioranza sotto il governo di Amato, un governo della sinistra e confermata dagli italiani con il referendum", ha detto nel video pubblicato sui social. 

"Occhetto 30 anni fa era più avanti della Schlein" -

  Secondo il premier, la sinistra in particolare "è scatenatissima contro tutte le riforme" e per questo "ci accusano di ogni nefandezza". E così Giorgia Meloni fa l'elenco: "Sul fisco hanno detto che eravamo amici degli evasori, ci dicono che vogliamo mettere la magistratura sotto la politica ma la riforma non consente più al Parlamento di eleggere i membri del Csm, quindi sono smentiti. Sul premierato ci accusano di deriva autoritaria ma lo voleva Occhetto 30 anni fa, e in pratica lui era più avanti della Schlein".

Con l'autonomia si toglie dallo Stato per dare alle Regioni virtuose" -

 La Meloni ha spiegato "il principio dell'autonomia differenziata" che "prevede che a determinate condizioni lo Stato possa prevedere di affidare altre competenze alle Regioni. Non si parla di togliere a una Regione per dare a un'altra ma di togliere dallo Stato per dare alle Regioni virtuose, sia che esse siano al Nord sia che siano al Sud. Secondo il premier, infatti, l'autonomia "è stata prevista per responsabilizzare le Regioni: non è vero che va contro una parte dell'Italia, le differenze non derivano dall'autonomia, ma dalle differenze tra quelle gestite meglio e quelle peggio", ha detto.

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