Tragedia sfiorata per Lucio Presta, agente di molti Vip del mondo dello spettacolo e marito di Paola Perego, che è quasi rimasto schiacciato dal suo trattore. Secondo "Novella 2000" l'uomo si è ribaltato con il mezzo agricolo che stava guidando in una delle sue terre a Sabina, nel Lazio. Presta si è salvato per miracolo, cavandosela con danni non seri e non irreversibili.
Lucio Presta: "Ha rischiato di schiacciarmi gli organi interni" -
"Quattrocentocinquanta chili di trattore addosso, si è fratturato le costole, ha una spalla messa malaccio, ma per pura fortuna niente di più perché nell’incidente è riuscito a mettersi su un fianco, proteggendo gli organi vitali dall’impatto con il mezzo agricolo", scrive Novella 2000. "Presta è stato immediatamente ricoverato e ha subito un intervento". Il 64enne è in via di guarigione e ha raccontato che solo l'istinto (è una buona dose di fortuna) hanno evitato il peggio: "Se non fossi riuscito a mettermi sul fianco mi sarei schiacciato gli organi interni".
Il tumore al rene di Paola Perego -
Il manager ora si trova a Roma e a prendersi cura di lui c'è la moglie Paola Perego, che dovrà quindi rinunciare al matrimonio di Simona Ventura e Giovanni Terzi (pare che lei sarebbe dovuta essere una delle testimoni) per accudirlo durante la lunga convalescenza. Non è un periodo facile per la coppia, che negli ultimi mesi ha dovuto affrontare anche la diagnosi di tumore al rene di Paola Perego. "Ogni anno faccio gli esami del sangue e un’ecografia addominale. Da una di queste ecografie il medico si è accorto che c’era qualcosa che non andava al rene. Immediatamente abbiamo approfondito con una Tac e la diagnosi è stata di carcinoma. Insomma, avevo un cancro", aveva raccontato la conduttrice a "Ok Salute".
Asportato parte del rene a Paola Perego -
Dopo l'operazione, a fine gennaio, aveva rassicurato i follower e ringraziato l'équipe medica. La conduttrice aveva poi sottolineato l'importanza della prevenzione: "L'oncologo mi ha tranquillizzata sulle alte probabilità di guarigione completa, così si è deciso per un intervento chirurgico conservativo che tende a garantire la funzionalità dei reni. Mi hanno asportato solo la parte interessata dal cancro, salvando quella sana. Fortunatamente la terapia, almeno nel mio caso, si è risolta con l'operazione e non mi sono dovuta sottoporre ad altre cure invasive, come la radio o la chemioterapia".