È stata una delle sorprese dei recenti eventi estivi dedicati ai videogame, tanto da diventare uno dei titoli più attesi dell'anno dai possessori di PlayStation 5: si tratta di Astro Bot, nuova avventura realizzata da Team Asobi che vedrà il robottino bianco andare a spasso tra decine di mondi differenti. Un'epopea "galattica" quella della piccola mascotte, che ha tutte le carte in regola per stupire e divertire.
Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'occasione di provare in anteprima una porzione del nuovo videogioco di piattaforme 3D dedicato ad Astro che, dopo tre episodi e un paio di incursioni nella realtà virtuale, torna con un progetto decisamente più ambizioso e maturo rispetto al passato.
TANTE IDEE -
Astro Bot riparte dalle basi di Astro's Playroom, il gioco preinstallato nel sistema operativo di PlayStation 5, per espanderne la formula: il protagonista può saltare e planare per pochi istanti utilizzando i laser negli stivali (utili anche per sbarazzarsi dei nemici mentre è sospeso in aria), oppure colpire rapidamente gli avversari con un pugno o un più devastante attacco roteante, che si ottiene con la pressione prolungata del tasto Quadrato su DualSense. Proprio il controller di PS5 è uno dei protagonisti dell'esperienza ludica, tanto a livello di "coinvolgimento" (con numerose sensazioni differenti offerte dal feedback aptico e dai grilletti adattivi) quanto in termini di "presenza" nel gioco.
Già, perché l'ingresso nei "mondi" avviene proprio a bordo di una sorta di velivolo simile al joypad di PlayStation 5, che può essere controllato temporaneamente dal giocatore per muoversi nei livelli e andare in cerca di qualche segreto o collezionabile da acciuffare rapidamente. Sebbene non sia da escludere la presenza di scenari completamente incentrati sull'uso del "DualSense volante", buona parte dell'azione si svolge tuttavia con i piedi per terra, muovendosi attraverso degli spazi tridimensionali alla scoperta di ambientazioni tematiche che offrono una meccanica particolare, capace di ampliare le abilità del protagonista di volta in volta.
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Dallo zaino che può essere gonfiato e sgonfiato per consentire ad Astro di muoversi in aria (e sott'acqua) per raggiungere punti altrimenti inaccessibili, fino al jetpack che danno modo di distruggere particolari pareti e svolazzare in aria qua e là, passando per i guanti che permettono di appendersi a particolari piattaforme o di prendere a pugni giganteschi "boss": ogni mondo sembra riuscire a rendere l'esperienza di gioco fresca e divertente, ampliando le possibilità di Astro in modo inconsueto e creando delle situazioni ad hoc che mettono alla prova l'ingegno e le abilità di chi impugna il controller.
Ci sono, ovviamente, livelli più lineari in cui non ci sono particolari variazioni sul tema, ma che sono realizzati esclusivamente per mettere alla prova i riflessi e la pazienza obbligando a calcolare alla perfezione la lunghezza del salto, il tempismo per evitare gli ostacoli e la capacità di leggere la situazione a dovere prima che sia troppo tardi. Per fortuna, anche in caso di errore l'esperienza di gioco non sembra mai frustrante, grazie a un rientro in partita immediato e a una formula magnetica che riesce a incollare l'utente davanti allo schermo senza mai annoiare.
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TRA OMAGGI E MONDI TEMATICI -
Come in passato, Astro Bot sembra voler omaggiare la tradizione PlayStation piazzando segreti, oggetti collezionabili e vari robottini vestiti come alcune delle icone delle altre saghe prodotte da Sony: nel caso della versione preliminare, ci siamo imbattuti in personaggi come Ratchet e Riven, dal recente Ratchet & Clank: Rift Apart, oppure in Kratos e Atreus, i due protagonisti della dilogia norrena di God of War, che sul finire di un livello hanno fatto la loro apparizione "generando" un mondo speciale che potrebbe portarci a vivere un piccolo viaggio nel mondo creato da Sony Santa Monica.
Proprio la presenza di scenari tematici, che potrebbero prendere in prestito ambientazioni e oggetti di altre saghe per continuare a variare e ampliare le meccaniche di gameplay, potrebbe rappresentare l'ennesimo punto di forza per il nuovo gioco di Team Asobi: sul finire della prova, c'è stato spazio infatti per un livello in cui il piccolo robottino protagonista poteva attivare delle speciali "clessidre" in grado di rallentare il corso del tempo per qualche istante, riuscendo a superare ostacoli altrimenti impossibili da fronteggiare normalmente.
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L'impressione è in un gioco che abbia fatto tesoro di tutte le lezioni passate per offrire un'esperienza matura e accattivante, capace di guardare a testa alta i mostri sacri del genere dei "platform tridimensionali": per Sony si tratta di un franchise da continuare a coltivare con cura, che potrebbe rappresentare uno dei marchi su cui puntare in futuro per offrire ai possessori di console PlayStation un'esperienza che vada al di là delle classiche avventure in terza persona a cui i team della scuderia first-party ci hanno abituato negli anni.
Astro Bot, insomma, ha tutto quel che serve per riuscire a ritagliarsi uno spazio di rilievo in un anno non certo avaro in termini di uscite: con un comparto audiovisivo di prim'ordine e la solita, incredibile maestria nello sfruttare le potenzialità sensoriali di DualSense per offrire un'avventura intensa in termini di coinvolgimento, la nuova esclusiva per PlayStation 5 in uscita a settembre è pronta a portarci in una galassia ricca di sorprese e mondi avvincenti.